Forex & Vacanze: dove si spende meno con l’euro forte

Nicola D’Antuono

8 Luglio 2013 - 08:06

Forex & Vacanze: dove si spende meno con l’euro forte

Da quando, sul finire di luglio 2012, Mario Draghi ha dichiarato di voler fare tutto il possibile per salvare l’euro, sul forex la moneta unica è stata una delle grandi protagoniste nonostante non mancassero le incognite relative alla crescita economica, alla tenuta dei governi in tempi di crisi e alla stabilità delle finanze pubbliche. Eppure, fino al primo semestre del 2013, l’euro ha fatto molto bene nei confronti delle principali valute mondiali, dollaro americano compreso. Con l’inizio della stagione estiva, i viaggiatori europei hanno la possibilità di beneficiare di interessanti “sconti” in paesi rispetto ai quali le dinamiche inflazionistiche e l’evoluzione del cambio hanno giocato a proprio vantaggio.

Gli esperti di Unicredit Bank Austria hanno pubblicato un innteressante studio, elencando una serie di paesi dove le banconote nel proprio portafogli hanno un valore maggiore. Si tratta senza dubbio di un modo molto originale per programmare le vacanze, ma può essere davvero utile. Oggi 100 euro in tasca a un italiano si trasformano in 153 euro se si va in Ungheria e 158 euro in Turchia, che però sta attraversanso una fase molto delicata dal punto di vista politico-sociale.

La Croazia resta interessante, anche se leggermente più cara rispetto allo scorso anno: 100 euro si “trasformano” in 133 euro. E’ ancora molto conveniente viaggiare negli Stati Uniti, dove 100 euro diventano 121 euro (lo scorso anno solo 116 euro). Tiene bene la Slovenia (100 euro diventano 120 euro), ma anche Portogallo (114 euro) e Spagna (107 euro). Chiaramente, all’interno dell’eurozona, si fa un discorso dei trend legati all’inflazione visto che la moneta è la stessa.

Fuori dall’Europa le grandi occasioni per sfruttare l’euro forte arrivano da Sudafrica ed Egitto, ma anche dal Brasile dove la moneta unica offre un potere d’acquisto del 6% più alto rispetto allo scorso anno. La grande novità arriva poi dal Giappone, che diventa per la prima volta meno caro dell’Italia. La politica di svalutazione dello yen ha fatto salire il valore degli euro-vacanzieri del 24%. Tra i posti meno economici c’è sempre la Svizzera, dove 100 euro si trasformano in appena 67 euro (lo scorso anno 64 euro).

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