Forex: Junker (Eurogruppo), Grecia senza riforme va verso il fallimento. Tornano a soffiare venti di crisi, Euro/Dollaro verso 1.3050

Nicola D’Antuono

6 Febbraio 2012 - 06:30

Forex: Junker (Eurogruppo), Grecia senza riforme va verso il fallimento. Tornano a soffiare venti di crisi, Euro/Dollaro verso 1.3050

I mercati finanziari hanno chiuso la scorsa ottava con un andamento molto positivo sia in Europa che negli Stati Uniti, grazie soprattutto ai buoni risultati giunti dal mercato del lavoro americano. Nella zona euro continuano a calare gli spread sovrani, tanto che il differenziale di rendimento tra Btp e Bund con scadenza decennale è sceso fino in area 370 punti base.

In un’intervista al settimanale tedesco Der Spiegel, il presidente dell’Eurogruppo – Jean-Claude Junker – ha dichiarato che se la Grecia non metterà in atto le riforme promesse all’Europa e al FMI potrebbe dichiarare la bancarotta nel giro di due mesi, in quanto non ci saranno più “gesti di solidarietà da parte degli altri”. Juncker rimprovera Atene soprattutto sulle privatizzazioni di imprese pubbliche che non sarebbero state portate avanti come promesso.

Secondo il presidente lussemburghese, la Grecia di questo passo non riceverà la seconda tranche di aiuti internazionali ed entro marzo sarà costretta a dichiarare fallimento. Il ministro greco delle Finanze – Evangelos Venizelos – ha fatto capire chiaramente che la situazione resta drammatica, sottolineando proprio che i ministri finanziari della zona euro “non hanno più pazienza”. Insomma, il tempo stringe e urge anche trovare un accordo con i creditori privati entro il 13 febbraio altrimenti il default sarà quasi una certezza.

Le banche chiedono ad Atene un rendimento minimo del 4% dopo la cancellazione del 50% del debito greco (necessario per riportare il rapporto debito/pil al 120% nel 2020 rispetto all’attuale 160%). Atene e il FMI spingono per un tasso non superiore al 3%. L’accordo, annunciato come imminente qualche giorno fa, continua a tardare e i mercati ben presto potrebbero perdere nuovamente la pazienza. Senza dimenticare che anche il Portogallo – nonostante l’ultima asta dei T-bill a 3 e 6 mesi abbia mostrato tassi leggermente in calo – sta imboccando la stessa strada già intrapresa dalla Grecia.

Sul Forex l’euro ha iniziato male la nuova ottava con forti vendite nella sessione asiatica. Il tasso di cambio euro/dollaro è sceso sotto 1.3070, mostrando una decisa debolezza in questa primissima parte della seduta. Il cambio sembra ormai diretto verso area 1.3050, dove passa anche la media mobile esponenziale a 20 giorni (supporto dinamico). In discesa anche euro/yen a 100.20. Sul Forex è in discesa anche sterlina/dollaro sotto 1.5770, giù anche l’aussie mentre l’oro riprende quota poco sopra 1730$ l’oncia.

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