E’ atteso ancora positivo l’andamento delle borse europee, dopo che ieri a Wall Street l’indice Dow Jones ha chiuso con un rialzo vicino allo 0,5%. Stamattina bene anche Tokyo, con il Nikkei che ha guadagnato un punto percentuale ai top da due settimane. I mercati sembrano avere ancor la forza di reagire, nonostante la scure delle agenzie di rating e le dichiarazioni di Mario Draghi, secondo il quale la situazione nella zona euro sarebbe gravissima. Secondo Bill O’Neill di Merrill Lynch, la BCE alla fine sarà costretta a monetizzare il debito, per cui il quantitative easing diventerà un fenomeno globale. Brutte notizie per l’economia mondiale arrivano dalla World Bank, che ha tagliato le stime di crescita globale per il 2012 nel modo più drastico degli ultimi tre anni.
Ieri, allo scopo di completare il suo lavoro di revisione sul merito di credito dell’Italia, l’agenzia di rating S&P ha tagliato il giudizio anche su molte grandi società, tra le quali spiccano Eni, Generali, Unipol e Poste Italiane. Intanto, ieri lo spread Btp-Bund si è attestato a 470 punti base. Secondo l’agenzia di rating Fitch - che ha fatto intendere di poter declassare l’Italia fino a due notch entro fine mese – la Grecia sarà costretta a dichiarare default entro marzo, anche se ci sarà l’accordo con i creditori privati. Secondo gli operatori di mercato, ora gli hedge funds starebbero scommettendo sul default di Atene per poi ottenere i rimborsi attraverso i credit default swaps (Cds). Nelle mani dei grandi fondi speculativi americani, tra cui Marathon, ci sarebbero ben 70 miliardi di dollari di titoli di stato ellenici.
Sul Forex il tasso di cambio euro/dollaro sta provando a consolidare il rimbalzo tecnico partito dai minimi a 17 mesi di 1.2623 toccati venerdì scorso. I prezzi si stanno dirigendo verso la resistenza di 1.2810 che, se superata con decisione, dovrebbe permettere al cambio di spingersi almeno fino a 1.2850 prima e 1.2880 poi. Il cambio euro/yen, invece, è stato respinto ieri in area 98.30. In caso di breakout di questa resistenza, i prezzi dovrebbero spingersi fino a 98.80 nelle prossime ore. La situazione per l’euro peggiorerebbe soltanto in caso di improvvisa debolezza degli indici azionari o a seguito di notizie molto negative. Sul Forex il cable resta poco sopra 1.5350 con un target rialzista di brevissimo periodo compreso tra 1.5380 e 1.5410-20.
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