A partire da ieri pomeriggio sono tornate le vendite sul tasso di cambio euro/dollaro, sul quale ha influito il buon dato Adp sull’occupazione privata negli Stati Uniti risultato migliore delle aspettative. I prezzi sono scesi sotto quota 1,30, spingendosi fino a 1,2964. E’ stato toccato così il minimo più basso da quasi tre mesi. La discesa del cambio è frutto dell’eccessiva forza generalizzata del biglietto verde, che ha messo il turbo anche su sterlina, yen e altre valute principali.
Da un punto di vista tecnico, il cambio euro/dollaro - che durante la sessione asiatica ha effettuato un rimbalzo verso 1,30 - sembra proiettato nuovamente verso il supporto di area 1,2960, in attesa di conoscere le decisioni della Bce sui tassi di interesse (previsti fermi allo 0,75%). Come indicato nel servizio Segnalidiforex.it, il cambio potrebbe acceleerare al ribasso in caso di perdita di 1,2984, micro-supporto di una stretta congestione sul grafico a 60 minuti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA