Nella riunione di oggi dell’Eurogruppo il focus sarà ancora sulla Grecia e l’Italia, le due spine nel fianco dell’Unione monetaria europea. Dal fronte greco, l’uscita di scena di Papandreou per far spazio ad un governo di unità nazionale – che sarà capitanato con tutta probabilità dall’ex vice-presidente della BCE Papademos – ha aumentato l’incertezza per un paese da considerare ad ogni modo in uno stato di default, ma sul quale si spera di poter ancora intervenire per evitare l’uscita dall’Uem. Per quanto riguarda l’Italia, il paese ha perso la fiducia dei mercati ma il premier Berlusconi non sembra intenzionato a lasciare. Intanto, la Ue attende ancora i dettagli della lettera di impegni dell’Italia.
Sul Forex, come era prevedibile, l’euro resta sotto pressione nonostante un rimbalzo davvero importante dai minimi di giornata che ha portato il cross EUR/USD a recuperare oltre 100 pip in poco più di un’ora. Il cambio, che aveva toccato un bottom di giornata a 1.3680, si è spinto quasi fino a 1.3790 prima di perdere nuovamente quota. La volatilità è molto elevata ma, effettuando un’analisi più approfondita sul time frame daily, si evince che l’eventuale perdita decisa di area 1.36 provocherebbe quasi certamente un breakout esplosivo dei prezzi con un possibile rally ribassista con target a un mese intorno a 1.30. Anche su EUR/JPY troviamo una fase laterale sul daily chart che, in caso di perditaa decisa di area 106.50, dovrebbe aprire la strada a una discesa molto robusta con target successivo almeno compreso tra 104.70 e 104.50. Sul Forex è diversa, invece, la situazione della sterlina che contro dollaro resta sopra 1.60.
Tra le commodity aumentano sempre più le vendite sull’oro, che ha sfiorato oggi quota 1780$ l’oncia. Le quotazioni de prezioso metallo giallo potrebbero salire ulteriormente in caso di peggioramento improvviso della crisi del debito europeo. Il target di breve periodo resta sempre 1800$ l’oncia e al momento non ci sono indicazioni che fanno pensare a un’inversione del trend rialzista di breve termine. Occhio anche all’argento che, in caso di breakout rialzista di 34.85$/oz, potrebbe spingersi velocemente in area 35.7$/oz prima e 37$/oz poi.
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