Forex: Euro (EUR), Sterlina (GBP) e Franco Svizzero (CHF). Come sarà il 2013?

Federica Agostini

2 Gennaio 2013 - 10:29

Forex: Euro (EUR), Sterlina (GBP) e Franco Svizzero (CHF). Come sarà il 2013?

Euro (EUR), Sterlina (GBP) e Franco Svizzero (CHF) sono le valute che dominano la scena finanziaria Europea e, per il 2013, Babypips propone una rassegna di "questioni" che le tre valute dovranno affrontare in questo anno appena cominciato.

Euro (EUR): crescita debole e bailout per...

E’ innegabile che Unione Europea e Banca Centrale Europea abbiano fatto grandi progressi nelle dinamiche di gestione della crisi del debito, specie se si guarda agli sviluppi delle ultime settimane (lo sblocco degli aiuti alla Grecia e l’accordo sul meccanismo di supervisione).

Tuttavia, nel 2013 è probabile che ad aver bisogno di un bailout sia proprio la Spagna che per la fine di questo gennaio dovrà riuscire a piazzare circa 20 miliardi di Euro in Bonos. Se la vendita non dovesse essere soddisfacente, il rischio è che sui mercati finanziari si possa passare alla modalità di avversione al rischio, con il conseguente aumento dei tassi di interesse fino all’insostenibilità. In una situazione del genere, la Spagna sarebbe costretta a fare richiesta per un bailout internazionale.

L’altra importante questione dell’Eurozona è la debolissima ripresa economica. La crescita, al momento, rasenta lo zero anche per le economie più importanti della regione. La disparità nell’elemento crescita, ad esempio tra Stati Uniti (+2.7% nel terzo trimestre del 2012) ed Eurozona (-0.1% nello stesso periodo) potrebbe avere ripercussioni anche sul cambio Euro/Dollaro.

In conclusione, nonostante i potenziali problemi, il sentiment del mercato tende ad essere positivo sulla valuta Europea, ed è possibile che una volta rotto il canale discendente e registrati nuovi minimi crescenti, il cambio EUR/USD viaggi al rialzo al principio di questo 2013.

Sterlina (GBP): le possibilità del quantitative easing

Nell’ultimo intervento, la Bank of England ha deciso di lasciare invariato sia il tasso di interesse allo 0.50%, sia il programma di acquisto (quantitative easing) a 375 miliardi di Sterline. Secondo le analisi della BoE, l’economia britannica mostra segni di miglioramento, dato che per il terzo trimestre del 2012 il Paese ha registrato una crescita del 1.0% che porta l’economia fuori dalla recessione tecnica.

Non è escluso che nel 2013, se necessario, la Bank of England possa decidere di tornare a premere il grilletto del QE: se l’economia non mostrasse consecutivi segni di miglioramento, allora la banca centrale potrebbe decidere di spingere l’acceleratore sul quantitative easing.

Secondo gli analisti, il fatto che la BoE possa intervenire sull’economia, calcando la scia della Federal Reserve, potrebbe essere negativo per l’andamento della Sterlina. Quando la Bank of England, a giugno, ha annunciato l’espansione del programma di acquisto titoli, il cambio GBP/USD è arrivato a perdere fino al 7%.

I dati poco incoraggianti dal settore manifatturiero, delle costruzioni e quello dei servizi, lasciano presagire che la Bank of England possa avere l’occasione di "sparare" sull’economia sin dall’inizio di questo 2013. Tale possibilità, soprattutto se dovesse concretizzarsi, potrebbe portare ad un massivo sell-off della valuta britannica.

Franco Svizzero (CHF): il ruolo della SNB

La Svizzera, uno dei paesi più ricchi al mondo in termini di ricchezza pro capite, non è certo immune alla crisi e sente la pressione della crisi del debito che affligge le economie vicine.

La forza persistente della valuta domestica, assieme ad un calo generale nella richiesta di esportazioni ha portato la Swiss National Bank a fare del monitoraggio dei mercati valutari, una delle priorità assolute del 2012. Dunque, a meno che non si assista ad un radicale cambiamento nella direzione dell’economia mondiale, è probabile che la SNB continui a monitorare l’andamento delle price action sul Franco anche nel 2013.

In particolare, i mercati sono impazienti di sapere se il "peg", il riferimento posto a 1.2000 sul cambio EUR/CHF nel 2011 e strenuamente difeso ne 2012, proseguirà anche per i 2013.

La Swiss National Bank non si è mai espressa al riguardo, ma secondo quest’analisi di Babypips molto dipende da come andranno le cose nell’Eurozona. Se la zona Euro riuscisse a venire a capo di tutti i suoi problemi, allora il cambio EUR/CHF potrebbe viaggiare al rialzo, ma se le cose dovessero peggiorare, allora il Franco Svizzero potrebbe trarne vantaggio tornando ad essere scambiato come valuta rifugio.

Se ciò si verificasse, il cambio EUR/CHF sarebbe spinto al ribasso e, sotto pressione, la SNB potrebbe decidere di alzare il "peg" oltre la linea 1.2000.

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