Forex: Euro-Dollaro sfiora 1,37. Biglietto verde troppo debole, possibile allungo fino a 1,40

Nicola D’Antuono

18 Ottobre 2013 - 06:58

Non si ferma il rally del cambio euro-dollaro, che è a un passo dai massimi dell’anno posti a 1,3710. Il valore attuale del cambio è il più alto degli ultimi 8 mesi

Forex: Euro-Dollaro sfiora 1,37. Biglietto verde troppo debole, possibile allungo fino a 1,40

La giornata di ieri sul forex è stata caratterizzata da un vero e proprio crollo del dollaro americano, che ha pagato a caro prezzo l’eccessivo braccio di ferro tra repubblicani e democratici sul tetto all’indebitamento pubblico, che solo in extremis è stato alzato dagli attuali 16.700 miliardi di dollari per evitare un clamoroso default tecnico della prima potenza economica del pianeta. La soluzione trovata, però, non è a tempo indeterminato: entro il 7 febbraio 2014 sarà necessario trovare un nuovo accordo per scongiurare nuovamente il default. Tutto ciò ha portato anche l’agenzia di rating cinese Dagong a tagliare il giudizio sul merito di credito degli Stati Uniti ad “A-” da “A” con outlook negativo per i prossimi trimestri. In precedenza anche Fitch si era spinta fino a mettere in creditwatch negativo il rating degli USA, confermato comunque al livello “AAA”.

Dalla Dagong fanno sapere che il downgrade degli USA è “un atto dovuto”. Tuttavia, il nuovo giudizio che la seconda agenzia di rating della Cina ha assegnato agli Stati Uniti è inferiore addirittura a quello del Botswana (che ha un “A” in pagella) o del Brasile. Tra l’altro la Cina chiede da tempo agli USA di risolvere le proprie grane sia a livello politico sia a livello economico, allo scopo di non creare shock globali e di garantire gli investimenti fatti da paesi stranieri. Pechino è il più grande compratore di T-Bond USA, tanto che ormai un quarto dei buoni del Tesoro americano sono in mano ai cinesi (1,28 trilioni di dollari).

Sull’andamento del biglietto verde pesa anche il costo dello shutdown delle attività governative non essenziali, che han comportato un rosso di circa 24 miliardi di dollari a causa del blocco di oltre due settimane. Inoltre, dalla FED arrivano segnali sempre più precisi sulla volontà di rinviare ancora il tapering, anche nella prossima riunione di fine mese. Charles Evans, numero uno della FED di Chicago, ha fatto intendere che è ncora troppo presto per avviare il tapering. L’avvio del piano di riduzione degli stimoli monetari dipenderà dai progressi che farà l’economia, anche se ormai si stima un avvio del tapering solo a partire dal 2014.

Sul forex il tasso di cambio euro-dollaro ha rotto con decisione la resistenza di 1,36, fino a superare anche i top di periodo di 1,3645 toccati il 3 ottobre scorso. I prezzi si sono spinti fino in area 1,3680, a pochi passi dai top dell’anno di 1,3710 toccati a inizio febbraio. Il boom del cambio euro-dollaro potrebbe proseguire anche la prossima settimana. Nonostante molte case di investimento di Wall Street siano convinte che alla fine il cambio tornerà in area 1,20 nel medio-lungo periodo, a stretto giro di boa potrebbe esserci un allungo anche fino alla soglia psicologica di 1,40.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it