Il cambio EUR/USD sta tentando di scardinare le resistenze di breve periodo, forte di un netto segnale rialzista apparso ieri su base daily
Il tasso di cambio Euro/Dollaro ha chiuso la seduta di ieri sopra 1,12, mostrando una buona capacità di reazione dai supporti di breve periodo. Il cambio, dopo essere sceso sotto 1,1150, ha evidenziato una tipica “trappola” per venditori (Bear Trap) che ha fatto immediatamente scattare le ricoperture degli short di breve termine. Il cambio EUR/USD è così salito fino a 1,1244, alle porte di una importante resistenza. Ieri il cambio ha formato un pattern ben noto ai trader online che utilizzano la metodologia della price action, ovvero la pin candle (candela “pinocchio”).
La lunga coda (tail) inferiore evidenzia l’esaurimento della spinta ribassista e la conseguente pressione in acquisto in costante aumento. Il segnale long si concretizzerebbe solo in caso di breakout esplosivo dell’area di resistenza di 1,1250. In questo caso è lecito attendersi un movimento direzionale bullish con primo target a 1,1330 e secondo obiettivo a 1,1450. Appare difficile, invece, un movimento ancor più esteso fino ai top di 1,1714 toccati lo scorso 24 agosto al culmine del panic selling provocato dallo scoppio della bolla sulle borse cinesi.
C’è da dire che l’euro si sta dimostrando una valuta molto ben acquistata nelle fasi di mercato più complicate, in virtù delle rapide chiusure dei carry trade da parte degli investitori di medio termine. Siccome ieri Wall Street ha chiuso con una perdita intorno all’1,5% e stamattina Tokyo si avvia a perdere più di due punti percentuali (ma dopo il botto di ieri +7,71%), l’apertura dei mercati europei dovrebbe avvenire in territorio negativo con possibile movimento al rialzo della moneta unica. Il cambio EUR/USD, che attende sempre le decisioni della FED sui tassi, non dovrebbe in ogni caso tornare in area 1,1130 – 1,1120 in questo scorcio di settimana.
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