Il cambio euro/dollaro resta molto volatile, soprattutto dopo il taglio del rating della Grecia da parte di S&P che prospetta un default entro 12 mesi senza l’attuazione di riforme pubbliche valide
La volatilità sul tasso di cambio euro/dollaro continua ad essere molto elevata, tanto che ormai le escursioni di prezzo giornaliere superano costantemente i 150 pip. Ieri il cambio sfiorava quota 1,14, ma oggi è sceso fino in area 1,1180. Il saliscendi del cambio euro/dollaro riflette il forte nervosismo degli operatori sulla questione relativa alla Grecia, che continua ad essere un tema molto caldo sui mercati finanziari.
Ieri Standard & Poor’s ha tagliato il rating sovrano di Atene a CCC da CCC+, motivando la decisione con il ritardo dei pagamenti delle rate sul debito nei confronti dei creditori internazionali. Secondo l’agenzia di valutazione del debito americano, senza un accordo con il Gruppo di Bruxelles e in assenza di una valida riforma del settore pubblico, la Grecia rischia seriamente di finire in default nel giro di 12 mesi.
Tra l’altro le trattative tra il governo greco e il FMI si sono bruscamente interrotte, dopo che le richieste del premier ellenico Alexis Tsipras sono state ritenute eccessive dai creditori. Inoltre sono circolate insistentemente dei rumors che vedono Germania e Francia stanche del comportamento di Atene e pronte a lanciare un ultimatum. Gli investitori, però, scommettono su un accordo in extremis, tanto che la massiccia pressione in acquisto sulle azioni greche ha spinto la borsa di Atene fino a un guadagno giornaliero vicino al 9%.
Sul forex il cambio euro/dollaro dovrebbe continuare a muoversi in un range molto ampio, compreso tra 1,14 e 1,10. La sensazione è che la caduta di uno dei due livelli chiave del prezzo possa innescare un violento movimento direzionale. Gli esperti ritengono quasi improbabile un nuovo rally del cambio, soprattutto al di sopra di 1,15, mentre appare più probabile una discesa verso i bottom dell’anno in area 1,0460. Molte banche d’affari scommettono su un cambio intorno alla parità entro fine anno.
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