Forex: Euro/Dollaro prova a tornare sopra 1,13 in attesa della FED

Nicola D’Antuono

16 Settembre 2015 - 06:52

In attesa del meeting del FOMC, sul forex il cambio Euro/Dollaro continua a muoversi intorno a 1,13. Dopo la decisione della FED è atteso un solido movimento direzionale dei prezzi

Forex: Euro/Dollaro prova a tornare sopra 1,13 in attesa della FED

Il tasso di cambio Euro/Dollaro è in lieve ripresa da questa notte, grazie agli acquisti sui mercati asiatici. La quotazione, però, non è riuscita finora a valicare la soglia di 1,13, anche se il cambio può contare sulla presenza di molti compratori sulla zona di supporto di brevissimo periodo di area 1,1250. La sensazione è che non dovrebbero esserci movimenti direzionali particolarmente rilevanti da qui a poco prima della fine del meeting del FOMC, che inizia oggi e si conclude domani con l’annuncio delle nuove indicazioni di politica monetaria negli Usa.

La FED non ha dato segnali precisi circa la tempistica dell’aumento del costo del denaro, anche se negli ultimi mesi è stato fatto intendere che l’inizio del ciclo di rialzi poteva prendere il via dopo l’estate. Settembre è la prima finestra utile per avviare la stretta, ma non tutti gli analisti finanziari sono convinti che ciò possa realmente avvenire considerata l’elevata volatilità sui mercati finanziari e la crisi dei mercati emergenti. Secondo Ray Dalio, il re degli hedge funds, alzare ora i tassi Usa sarebbe un errore epico. Il mercato si aspetta che la FED lasci i tassi inviariati sul minimo storico dello 0-0,25%, per poi alzarli a fine anno quando i mercati finanziari si saranno stabilizzati.

Sul forex il tasso di cambio EUR/USD continua a muoversi in un ampio trading range compreso tra area 1,1450 e 1,08, ormai da maggio scorso. Sul finire di agosto era avvenuto un boom dei prezzi fin sopra 1,17, ma da questo picco è avvenuto un rapido ridimensionamento dei prezzi fin sotto 1,14 in poche sedute. Da un punto di vista tecnico l’area di resistenza posta tra 1,1450 e 1,15 dovrebbe essere un ostacolo difficile da superare, mentre l’eventuale perdita dei supporti di breve periodo posti tra 1,11 e 1,10 dovrebbe favorire la pressione dei “sell” con target minimo intorno a 1,08.

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