L’indice ZEW, che misura la fiducia delle imprese tedesche, ha evidenziato un risultato contrastante. Bene le borse europee, ma la moneta unica perde colpi
Il tasso di cambio euro-dollaro ha mostrato una brusca accelerazione ribassista, nonostante alcune buone indicazioni giunte dall’indice ZEW tedesco. Il cambio ha perso velocemente il micro-supporto di 1,3550 spingendosi fino all’area di supporto di 1,35, toccando un bottom intraday a 1,3498. Si allontana, dunque, la possibilità di rivedere i massimi di periodo di 1,3645, toccati lo scorso 3 ottobre. Se i prezzi dovessero violare con decisione il supporto di 1,35, allora si andrà direttamente al test dei supporti posti in area 1,3480. Il cambio euro-dollaro rischia un sell-off fino a 1,34 - 1,3380, nel caso in cui dovesse aumentare la pressione dei venditori.
L’indice ZEW tedesco, che misura la fiducia delle imprese in Germania, è salito a sorpresa a 52,8 punti nel mese di ottobre dai 49,6 punti del mese precedente. Si tratta del risultato migliore da aprile 2010. Tuttavia, l’indice sulla condizione corrente è sceso a 30,6 punti da 29,7 punti, peggio delle stime degli analisti finanziari che si aspettavano un miglioramento a 31 punti. Secondo gli esperti lo ZEW tedesco conferma che la fase di recessione nell’area euro è ormai vicina a un punto di minimo e che il peggio sia praticamente alle spalle. Dopo la comunicazione del dato, l’indice azionario tedesco Dax30 ha aggiornato i massimi storici trascinando al rialzo anche gli altri listini europei.
© RIPRODUZIONE RISERVATA