Rally dell’euro? Di certo non spaventa Goldman Sachs, che suggerisce un super short con target a 0,8 entro il 2017
Non è bastato il recente boom a far mutare la view profondamente ribassista sull’euro da parte della Goldman Sachs. Gli specialisti del mercato valutario della banca d’affari newyorkese continuano a vedere nero per la moneta unica, nonostante in due giorni abbia recuperato quasi 400 pip sul dollaro statunitense. Gli esperti della banca americana hanno dichiarato che “l’inflazione core nell’area euro stava scendendo molto prima che iniziasse il calo dei prezzi petroliferi. E l’inflazione core rimarrà probabilmente attorno ai livelli attuali nei prossimi mesi”.
Secondo le indicazioni della Goldman Sachs questo scenario di matrice macroeconomica dovrebbe provocare un nuovo deciso indebolimento della moneta unica nei confronti della valuta americana. La super-banca d’affari a stelle e strisce, una delle più influenti sul mercato delle monete, ritiene che l’euro non solo scenderà presto verso la parità sul dollaro, ma approfondirà il ribasso su valori al momento inimmaginabili. Gli specialisti di Goldman Sachs suggeriscono un target a dodici mesi pari a 0,90 (-25% dai valori correnti) e un target da qui al 2017 pari a 0,8 (ovvero -40% dai livelli attuali).
L’istituto bancario a stelle e strisce si aspetta anche un significativo miglioramento dei dati macro statunitensi, che saranno successivamente confortati da un incremento dei tassi di interesse negli USA nei prossimi mesi. Secondo Goldman Sachs “il premio sul rischio è orientato a favore di un euro più basso”. Da un punto di vista tecnico, però, il cambio euro/dollaro potrebbe proseguire il suo maxi-rimbalzo di giugno in un’ottica di breve periodo. Il prossimo obiettivo è posto intorno a 1,1450 – 1,15, una zona di resistenza di medio periodo molto importante per l’andamento futuro del cambio. Non va escluso un ulteriore boom fino a 1,20.
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