Forex: Euro/Dollaro, correzione può terminare tra 1,11 e 1,1050

Nicola D’Antuono

17 Febbraio 2016 - 06:35

La correzione tecnica in corso sul cambio EUR/USD potrebbe terminare sulla zona di supporto di 1,11 - 1,1050. Possibile un allungo verso 1,15 o addirittura 1,17

Forex: Euro/Dollaro, correzione può terminare tra 1,11 e 1,1050

Il tasso di cambio Euro/Dollaro sta effettuando un movimento discendente di breve periodo verso quota 1,11, dopo che giovedì scorso era salito fino a 1,1376 sui massimi degli ultimi tre mesi e mezzo. Il trend di breve termine resta ancora rialzista, complice il sontuoso breakout della fase di consolidamento durata ben otto settimane. Il superamento deciso dell’area di resistenza chiave compresa tra 1,1050 e 1,11 ha fatto scattare importanti “buy” sul cambio, che ora dovrà confermare quanto di buono ha mostrato negli ultimi tempi con la tenuta dell’ex resistenza (ora diventata supporto). Da un punto di vista tecnico esistono, quindi, ancora buone possibilità che possa avvenire un rialzo, in attesa del meeting della BCE del prossimo 10 marzo.

Il board dell’Eurotower sta preparando nuove manovre monetarie ultra-espansive per ristabilire la fiducia tra gli investitori, scottati dalla tempesta finanziaria di inizio anno e dai deludenti dati macroeconomici nell’Eurozona. Mario Draghi potrebbe annunciare sia il potenziamento del programma di quantitative easing (forse da 60 miliardi a 80 miliardi di euro al mese) sia il taglio del tasso sui depositi di dieci punti base (a -0,4% da -0,3%). Una misura così espansiva dovrebbe avere ripercussioni negative sull’euro, che però nelle prossime 2-3 settimane potrebbe spingersi ancora verso l’alto fino alle prossime resistenze di medio periodo. Il cambio EUR/USD potrebbe raggiungere la resistenza di 1,15 o addirittura il picco di fine agosto scorso in area 1,17.

Alcune banche d’affari stanno consigliando ai propri clienti di andare long sul cambio Euro/Dollaro nel breve periodo (come Credit Suisse e Unicredit), in virtù delle prospettive di rallentamento del ritmo di crescita dei tassi di interesse negli Stati Uniti a causa delle recenti turbolenze sui mercati finanziari e delle deboli dinamiche inflazionistiche negli Usa. I rischi al ribasso per l’economia a stelle e strisce restano contenuti, ma l’inflazione potrebbe tornare in territorio negativo nel primo trimestre allontanando il rialzo del costo del denaro da parte della FED. Tecnicamente il cambio EUR/USD potrebbe ancora muoversi in un range molto ampio nei prossimi mesi, probabilmente tra 1,15 e 1,05 oscillando in base alle decisioni delle banche centrali di Eurozona e Usa.

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