Un pò a sorpresa il governatore della BCE, Mario Draghi, ha utilizzato toni da "colomba" nel corso della consueta conferenza stampa a commento della decisione sul livello del costo del denaro nell’eurozona. I tassi di interesse sono rimasti fermi, come da attese degli analisti, allo 0,5%. I tassi restano quindi sui livelli più bassi di sempre. Tuttavia, Draghi ha dichiarato che la politica monetaria dell’Eurotower retserà accomodante per un lungo periodo di tempo.
Secondo quanto dichiarato dal banchiere italiano, i tassi di interesse "resteranno ai livelli attuali o a un livello più basso per un periodo di tempo esteso". Non è stato indicato un orizzonte temporale in modo preciso, ma lo stesso Draghi ha detto che non sarà né sei mesi né 12 mesi. Insomma, i tassi saranno molto bassi per almeno un altro anno. Secondo il numero uno dell BCE, una politica monetaria così accomodante è resa possibile dal basso livello dell’inflazione.
Le parole di Draghi hanno messo k.o. la moneta unica sui mercati valutari e dato grande slancio alle borse europee, in una giornata caratterizzata dall’assenza delle contrattazioni a Wall Street per la festività dell’Indipendence Day. Sul forex il tasso di cambio euro-dollaro è crollato a 1,2882, sui livelli più bassi da oltre un mese. In caso di rottura del supporto di 1,2880, i prezzi dovrebbero accelerare subito fino in area 1,2840-30. La proiezione di breve termine è sul supporto chiave di 1,28 - 1,2750.
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