La pubblicazione dei dati macroeconomici negli Stati Uniti, a partire dalle ore 15, ha provocato un forte aumento della volatilità che va a sommarsi alla delusione per la cancellazione del vertice Ecofin che era in programma nella giornata di domani. Wall Street è in calo di oltre un punto percentuale e ha trascinato al ribasso anche tutte le altre borse europee. A pesare sulla tenuta del sentiment, ancora positivo in mattinata, è stato soprattutto il dato sulla fiducia dei consumatori.
L’indice elaborato dal Conference Board (CB), è sceso a 39,8 punti ad ottobre, cioè il livello più basso da marzo 2009. Gli analisti si aspettavano un risultato di 46 punti. Continua anche il calo dell’indice C/Shiller dei prezzi delle case. Ad agosto la flessione è stata dello 0,1%, ma su base annua il calo è del 4%.
Sul Forex l’euro ha perso nuovamente terreno contro il dollaro americano, dopo essere stato respinto più volte al superamento di area 1.3950. Il cambio è ora in area 1.39 dopo aver toccato un minimo intraday a 1.3848.
L’andamento del cambio resta particolarmente incerto, anche se bisogna dire che siamo in un’area potenzialmente appetibile per le vendite considerando i problemi nella zona euro.
Probabile che la perdita decisa di area 1.3850 provochi una nuova ondata di vendite nel breve periodo con target a 1.3820 prima e 1.3750 poi. Sul Forex la valuta europea è scesa anche contro lo yen con il cambio che però resta in area 105.50. Se si osserva il grafico daily in basso, i prezzi sono ingabbiati all’interno di un triangolo di compressione e la fuoriuscita da questo trading range dovrebbe generare un forte movimento direzionale.
Sul Forex c’è da sottolineare come la sterlina abbia toccato nuovi top di periodo contro il dollaro a 1.6038, ma il cable è tornato in area 1.5980 e sembra non riuscire a superare i livelli di resistenza della Ema200 daily. Nuovi minimi storici, invece, per dollaro/yen a 75.73. Tra le commodity c’è da segnalare il breakout esplosivo dell’oro, molto vicino a quota 1700$ l’oncia, che sembra poter ripartire con forza al rialzo mettendo in piedi un nuovo trend rialzista nel medio periodo. Prese di profitto, invece, sul petrolio che è tornato in area 93.5$ al barile.
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