Fondo EFSF: Europa al countdown. Occhi sulla Slovacchia

Nadia Fusar Poli

13/10/2011

Fondo EFSF: Europa al countdown. Occhi sulla Slovacchia

EFSF, SLOVACCHIA - ll parlamento slovacco si prepara alla seconda votazione sullo strumento anticrisi della zona euro, l’EFSF, il fondo salva stati, dopo il voto negativo di Martedì che ha causato una crisi di governo.
Questo secondo voto sull’ EFSF potrebbe giungere Giovedì sera, o, al più tardi Venerdì sera.
La Slovacchia è l’ultimo dei 17 paesi della zona euro a dover ancora approvare l’estensione a 440 miliardi di euro del fondi di soccorso, deciso il 21 luglio. Ed è richiesta l’unanimità.
Dopo il fallimento del primo tentativo è stato concluso un accordo sull’organizzazione di questa seconda votazione tra il Partito socialdemocratico Smer-SD e i tre partiti della coalizione di governo, SDKÚ-DS, KDH e Most-Hid, che dispongono di una maggioranza di 119 seggi su 150, nel Parlamento unicamerale di Bratislava.
I social democratici si sono impegnati a votare "sì" urante questa secondo round, a condizione che si tengano elezioni anticipate.
"Il Parlamento ratificherà l’ EFSF senza alcun problema", ha detto Mercoledì il leader del aprtito Smer-SD, Robert Fico, il cui partito dispone, da solo, di 62 seggi in Parlamento. Martedì solo 55 dei 124 deputati presenti tra i 150 membri del parlamento hanno votato per l’espansione del fondo EFSF, nove hanno votato contro e 60 si sono astenuti.

Il contributo della Slovacchia, per rafforzare la rete di sicurezza destinata ai paesi in difficoltà, è di 7,7 miliardi di euro sotto forma di garanzie da parte dello Stato.
Il fallimento del primo voto e lo scoppio della coalizione quadripartita, al potere dal luglio 2010 - i liberali del Sas, il quarto partito della coalizione hanno votato contro - hanno portato alla caduta del governo di centrodestra del primo ministro Iveta Radicova che ha aveva posto su questo voto una questione di fiducia.
Il blocco Bratislava infliggerebbe una battuta d’arresto agli sforzi europei per fermare il contagio del debito.
Il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso ha insistito che l’area dell’euro si adoperi per porre fine alla regola dell’unanimità nei sui processi decisionali, mentre il futuro dell’ EFSF è sospeso dal solo voto dei deputati slovacchi.
"Io rispetto la sovranità di uno stato membro della nostra Unione", ha detto. Ma "spero che questo Parlamento (slovacco) rispetti anche la sovranità degli altri 16 (paesi dell’Unione Monetaria), che attendono che vengano prese decisioni" e che hanno già ratificato il rafforzamento del Fondo di soccorso nella zona euro, ha affermato Barroso.

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