Fiscalità 2013: nuovi limiti all’uso del contante

Daniele Sforza

19 Dicembre 2012 - 17:32

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Fiscalità 2013: nuovi limiti all’uso del contante

Il governo Monti, come prima cosa, ha prediletto la lotta all’evasione fiscale: le nuove limitazioni all’uso del contante rientrano proprio nel novero di questa materia, grazie al Decreto Salva Italia, che ha modificato l’art. 49 del Decreto Legislativo n. 231/2007, ovvero «Disposizioni in materia di antiriclaggio».
Il nuovo limite di utilizzo all’uso del contante è stato così fissato a 1.000,00 euro, contro i 2.500,00 euro previsti dal precedente Decreto Legislativo n. 138/2001.

In cosa consistono le nuove limitazioni all’uso del contante

Questa norma è applicativa per ogni soggetto: dalle persone fisiche alle persone giuridiche fino alle società di persone, e coinvolge qualunque trasferimento di denaro, non importa cioè quale sia la casuale che giustifichi il trasferimento di denaro sopra i 1.000 euro. La norma si applica dunque in qualsiasi caso e coinvolge qualsiasi legame: un prestito di un fratello a un altro per compiere lavori di manutenzione sulla casa, infatti, non potrà essere pari o superiore alla soglia dei 1.000,00 euro, altrimenti si cadrà in un’infrazione che verrà sanzionata pesantemente, il cui importo può essere compreso tra l’1 e il 40% dell’importo trasferito, con un minimo di 3.000 euro.

Il limite prefissato di 1.000,00 euro risulta comunque più basso rispetto alla media degli altri Paesi europei: ciò ha generato non poche polemiche, soprattutto tra gli operatori commerciali, timorosi di vedere ostacolate le loro attività da questa nuova norma. Si pensi, ad esempio, alle agenzie di viaggio, oppure a quegli esercizi commerciali che trattano frequentemente con i turisti (e dunque clienti stranieri con contante). Per questi casi, ma previo procedimento burocratico e in sussistenza di alcune condizioni, il tetto massimo è stato elevato a 15mila euro: ciò, tuttavia, influisce sui commercianti, chiamati a rispondere a degli adempimenti fiscali in materia.

A tal proposito c’è da considerare che la scadenza per l’adempimento in questione non è fissa, ma la comunicazione di quelle operazioni commerciali che pareggino o superino la cifra di 1.000 euro deve essere preventiva, ovvero essere effettuata prima dell’incasso.

La possibilità della deroga

Il problema qui emerso è di natura prettamente contraddittoria: infatti, perché un turista non residente in Italia (ad esempio) ha la possibilità di portare con sé denaro in contante anche per ingenti somme (purché si dichiari in dogana se superino i 10.000 euro), ma non può pagare più di 999,99 euro in contanti un operatore commerciale? Da questa controversia nasce una procedura apposita che consente una deroga nell’eventualità si pareggi o si superi la soglia prestabilita dei 1.000 euro.

Chi può beneficiare delle possibilità di deroga? E’ presto detto: tutti coloro i quali esercitino attività commerciali al minuto e assimilate (come alberghi, ristoranti ed esercizi commerciali) e attività turistiche. Tuttavia, come si legge nell’apposita procedura, «Il trasferimento può tuttavia essere eseguito per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane»: ciò significa che gli importi incassati che siano pari o superiori a 1.000 euro devono risultare tracciabili, e quindi essere effettuati attraverso strumenti che ne garantiscono la tracciabilità. Tale tipo di pagamenti, inoltre, potrà essere effettuato solo da persone fisiche di cittadinanza diversa da quella italiana ed europea.

Attenzione: abbiamo parlato di persone fisiche. Quindi un dirigente di un’azienda che ha sede negli Stati Uniti non potrà effettuare acquisti in Italia per conto della società per cui lavora che pareggino o superino la soglia dei 1.000 euro, perché altrimenti commetterà un’infrazione.

Abbiamo inoltre parlato di un limite, che prima non esisteva, ma che ora è stato fissato a 14.999,99 euro. Ciò significa che se il soggetto straniero paga in contanti 15.000 euro o più, commette un’infrazione e sarà chiamato a pagare una sanzione compresa tra l’1% e il 40% dell’importo.

Gli adempimenti fiscali da rispettare

Andiamo ora a vedere in cosa consiste più nel dettaglio la procedura che l’operatore commerciale è costretto a rispettare. Chi cede o presta un servizio, infatti, al momento dell’effettuazione dell’operazione dovrà svolgere le seguenti azioni:

acquisire la fotocopia del passaporto del cliente;

richiedere al cliente un’autocertificazione in cui si attesti che lo stesso non è cittadino italiano, né residente in uno dei Paesi dell’Unione europea (dello Spazio economico europeo) e che quindi abbia la residenza fuori dal territorio dello Stato;

versare il denaro incassato nel primo giorno feriale in seguito a quello in cui è stata effettuata l’operazione, in un conto corrente a lui intestato (e solo a lui) presso un operatore finanziario;

consegnare all’operatore finanziario la ricevuta della comunicazione inviata preventivamente all’Agenzia delle Entrate, con la quale si attesta la propria conformità alla disciplina di deroga alle limitazioni del trasferimento del denaro contante.

Al contempo, tuttavia, non sarà più necessario consegnare all’operatore finanziario la copia del passaporto, lo scontrino fiscale emesso, la ricevuta o la fattura che attestino la cessione o il prestito del servizio.

Comunicazione preventiva

Per ciò che concerne la comunicazione preventiva da inviare all’Agenzia delle Entrate nel caso in cui il trasferimento di denaro pareggi o superi la soglia dei 1.000 euro, questa dovrà indicare «il conto che il cedente del bene o il prestatore del servizio intende utilizzare». Qualora invece l’operatore commerciale voglia utilizzare più conti correnti, dovrà inviare all’Agenzia delle Entrate tante comunicazioni quanti sono i conti che intende utilizzare. La comunicazione dovrà essere inviata prima di ricevere l’importo in contanti. Nel caso in cui i dati del conto corrente cambino in corso, sarà necessario inviare una nuova comunicazione con i dati aggiornati all’Agenzia delle Entrate.

I modelli per adempiere agli obblighi legati alle nuove limitazioni all’uso del contante, possono essere scaricati direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, e sono i seguenti:

Modello adesione alla deroga alla limitazione dell’uso del contante;

Istruzioni per la compilazione.

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