"Alcuni pericoli sono più facili da schivare rispetto ad altri. Il pericolo fiscale americano è facile da vedere, ma i piloti stanno discutendo per avere il controllo mentre l’economia precipita verso il disastro". Inizia con queste parole un articolo dell’Economist che mostra il quadro di incertezza che regna sovrano in questo periodo fra le imprese americane e riporta un sondaggio della National Federation of Independent Business, organizzazione lobbistica con sede a Nashville, Tennessee, con la top ten dei maggiori problemi per le piccole imprese americane.
Mentre Democratici e Repubblicani non riescono a mettersi d’accordo e l’unico punto di concordia sembra essere quello di dare la colpa all’altro per l’incapacità di trovare una soluzione, la data in cui scadranno i tagli fiscali dell’era di George Bush, estesi per due anni sotto Barack Obama, si avvicina sempre di più. Per le imprese americane questo è terrificante perché se non si riuscirà a trovare un compromesso, l’America potrebbe essere trascinata in un vortice di recessione con inevitabili conseguenze a livello globale.
Possibili conseguenze
Mentre numerose istituzioni sollecitano il Congresso a trovare una soluzione alternativa al fiscal cliff entro la fine del’anno, si prospettano già le seguenti possibili conseguenze: con la scadenza dei tagli fiscali di Bush, scadranno anche varie misure temporanee legate al mondo del lavoro, come l’estensione temporanea dei sussidi straordinari di disoccupazione e la cosiddetta "tax holiday", ossia la sospensione temporanea del carico fiscale. Inoltre l’Alternative Minumum Tax, l’imposta personale sul reddito originariamente rivolta ai ricchi, ora potrebbe colpire 30 milioni di americani appartenenti alla classe media; Medicare, il programma di assicurazione medica rivolto alle persone dai 65 anni in su, ridurrà del 30% i pagamenti ai medici e il 15 Gennaio partiranno nuovi tagli automatici relativi alla spesa federale.
I risultati del sondaggio della NFIB
Tutto ciò crea un clima di incertezza per le imprese americane che in dubbio sul proprio futuro economico, per il momento non assumono più. "Se non puoi pianificare, non investi. Se non puoi investire, non assumi", dice Bruce Josten del Us Chamber of Commerce; è stato calcolato che questa incertezza ha contribuito all’aumento di almeno un punto percentuale del tasso di disoccupazione americano. Secondo il sondaggio della NFIB, la top ten dei maggiori problemi (e relative conseguenze) per le imprese americane sarebbe la seguente:
1) Costo dell’assicurazione sanitaria,
2) incertezza sulle condizioni economiche,
3) costo del carburante,
4) incertezza sulle azioni del governo,
5) regolamentazione irregolare di governo,
6) tasse federali sul reddito d’impresa,
7) complessità fiscale,
8) frequenti variazioni a leggi federali,
9) tasse di proprietà,
10) imposte statali sul reddito d’impresa.
L’articolo riporta una citazione di Benjamin Franklin, "Non c’è niente di certo al mondo tranne la morte e le tasse" e conclude, "In questi giorni, le tasse sono tutt’altro che certe. Se questo non cambia, le imprese americane potrebbero giocare con la morte".
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