Financial Times: l’Italia indebolita attende Renzi, “demolition man”. Ma lui dovrebbe aspettare le elezioni

Vittoria Patanè

13 Febbraio 2014 - 12:50

Il Financial Times elogia nuovamente Matteo Renzi, ma gli consiglia di attendere il risultato delle urne

Financial Times: l’Italia indebolita attende Renzi, “demolition man”. Ma lui dovrebbe aspettare le elezioni

L’Italia torna sulle prime pagine di tutti i giornali internazionali che osservano con attenzione l’ennesima crisi politica del nostro Paese.

Stavolta al centro dell’interesse dei quotidiani esteri c’è la battaglia per la premiership tra Enrico Letta e Matteo Renzi, i due “figli del PD” in lotta per il potere.

Il Financial Times descrive la situazione con piglio epico, un conflitto tra Ettore e Achille nel quale l’attuale Presidente del Consiglio sembra decisamente avere la peggio:

L’agenda politica di Letta – approvare una nuova legge elettorale e cambiare la Costituzione per rendere l’Italia più governabile – si è arenata nel nulla. Letta e la sua frammentata coalizione sono diventati sinonimo di temporeggiamento.

Renzi, al contrario, sembra essere quell’eroe omerico in grado di salvare la sua patria:

Da quando ha stravinto le primarie di dicembre, il 39enne sindaco di Firenze ha mostrato un raro dinamismo combinato con una maestria nell’arte della comunicazione degna del rivale Berlusconi. Renzi ha anche ignorato la collera del suo partito, siglando un patto con l’ex presidente – tuttora leader del centrodestra nonostante la sua condanna per frode fiscale e i tre processi in corso – su una nuova legge elettorale.

E ancora:

Fuori dal Parlamento, Renzi, come il suo predecessore, deve lottare contro una pubblica amministrazione del tutto inefficiente e restia al cambiamento, contro i poteri e i privilegi delle lobby, mettendo d’accordo sindacati, autonomie locali e associazioni professionali.

Il Financial Times sottolinea però i rischi che Renzi potrebbe affrontare nel caso oggi decidesse di prendere il potere senza attendere il voto dei cittadini:

Renzi guiderà una coalizione fragile all’interno di un parlamento monco. La sua leadership sarebbe stata molto più forte se lui aspettasse e vincesse le elezioni con la nuova legge elettorale. Come terzo Presidente del Consiglio – dopo Letta e Monti – andato al potere senza essere stato scelto dagli elettori, e non essendo neanche un membro del Parlamento, Renzi rischia di essere accusato di non avere la legittimazione popolare.

C’è la probabilità che l’Italia avrà un nuovo Governo senza rischiare elezioni anticipate che comunque aiuterebbero Renzi, anche se il risultato finale rimane incerto.

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