Tornano i riflettori puntati su Fiat e sul possibile trasloco della sede operativa del Lingotto da Torino ad una nuova sede a Detroit. Intanto i dati sulle vendite ad aprile smorzano l’entusiasmo dei mercati dove il titolo in settimana aveva guadagnato fino al 7%. Vendite in aumento per il comparto auto in Europa, ma Fiat vede le vendite in calo, e registra un -9,8% in aprile. Dopo la diffusione dei dati, Fiat ha iniziato la flessione e questa mattina ha aperto a Piazza Affari perdendo 1,4%.
Dati vendite auto in Europa
Nei 27 paesi UE più l’Efta tornano positivi i dati sulle vendite delle auto. Dopo 18 mesi in cui il comparto automobilistico ha registrato solo una lunga collezione di cali, nel mese di aprile si apre una spiraglio positivo e si registra un incremento dell’1,8% rispetto ai dati del 2012.
Altra storia per l’Italia dove le vendite segnano un -10% a 116.209 unità. Il calo delle vendite in Italia penalizza pesantemente Fiat che registra nel mese di aprile un calo delle vendite in Europa pari al 9,8% rispetto al 2012. Le vendite del marchio Fiat diminuiscono del 4% a 52.473 unita’, la quota di mercato del Lingotto in Europa ad aprile scende al 6,2% dal 7,1% di un anno fa e sale rispetto al 6% di marzo. Rispetto al marzo 2013 il Gruppo Fiat ha immatricolato 68 mila vetture, pari al 6,3% registrando quindi un +0,3 punti percentuali sul mese precedente.
Trasferimento sede da Torino a Detroit
Il 75% dell’utile del marchio Fiat è realizzato in Nord America; grazie a Chrysler gli stati Uniti sono diventati la maggior fonte di vendite e quindi di guadagno per Fiat. Tornano così le indiscrezioni, che in realtà circolano dall’anno scorso, intorno al possibile trasloco della Fiat da Torino a Detroit. Il sito dell’agenzia di stampa Bloomberg avrebbe riportato la notizia, citando tre fonti attendibili, secondo cui Sergio Marchionne starebbe vagliando seriamente l’ipotesi di spostare il quartier generale di Fiat negli Stati Uniti. Bloomberg aggiunge comunque che non è stata presa nessun decisione definitiva e che sarebbero al vaglio altre possibilità. Marchionne intanto fa sapere che l’ipotesi di trasferire Fiat oltre oceano non è, almeno al momento, all’ordine del giorno. E un portavoce della Fiat precisa:
Ieri l’agenzia Bloomberg riferiva che secondo alcuni esperti la Fiat starebbe valutando la possibilità di trasferire la sede legale della società negli Stati Uniti. L’informazione, tutt’altro che nuova, è stata pubblicata stamattina da alcuni quotidiani italiani e ripresa oggi pomeriggio dalle agenzie di stampa, e da numerosi siti internet. In realtà si tratta di una non notizia in quanto la stessa Bloomberg ha sottolineato che nessuna decisione è stata presa e che altre opzioni sono in corso di esame.
Progetto di acquisizione Chrysler
L’accelerazione di Fiat registrata a Piazza Affari nei giorni scorsi, prima della doccia fredda dei dati selle vendite ad aprile, era attribuita alle trattative per l’acquisizione di Chrysler che si fanno sempre più serrate.
In questa settimana infatti si starebbero intensificando le trattative tra il personale Fiat e gli emissari di Chrysler. In attesa che il tribunale del Delaware prenda la sua decisione circa il valore del 41,5% della azioni di Chrysler ancora in mano al fondo Veba i contatti tra le parti si fanno più intensi. Inizia a profilarsi la possibilità che Fiat e Chrysler trovino un accordo extragiudiziario e che quindi si proceda con l’acquisizione senza attendere il verdetto del tribunale. Nelle trattative potrebbero entrare, oltre alla questione puramente finanziaria, anche questioni logistiche, legate ai luoghi di produzione e della stessa sede amministrativa. E’ ovvio come il compimento dell’acquisizione di Chrysler avvicini ancora più la possibilità che la sede operativa di Fiat venga trasferita da Torino a Detroit.
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