Inizio dell’anno col botto per Fiat. L’accordo firmato con il fondo Veba che permette l’acquisizione del 100% di Chrysler da parte del Lingotto ha fatto balzare il titolo in borsa con forti volumi di scambio.
E’ stato finalmente raggiunto l’accordo tra Fiat e il fondo gestito dall’Uaw per la vendita del 41,46% di Chrysler, la quota mancante a Fiat per raggiungere il 100% dell’azienda.
Secondo l’intesa annunciata ieri da Fiat, il fondo Veba otterrà subito 3,650 miliardi di dollari a cui si aggiungeranno altri 700 milioni divisi in 4 rate, per un totale di 4,350 miliardi di dollari.
L’accordo
Fiat ha diffuso la notizia dell’intesa con il fondo Veba con grande soddisfazione per i termini dell’accordo sottoscritti. Il Lingotto dovrà esborsare "soltanto" 1.750 miliardi, una somma inferiore rispetto alle aspettative e alle richieste del fondo. In questo modo Fiat scongiura anche l’aumento di capitale dell’azienda.
Secondo l’accordo firmato dalle parti si arriverà alla vendita attraverso diversi step che si concluderanno il 20 gennaio. Per prima cosa Chrysler erogherà un dividendo straordinario del valore di 1,9 miliardi di dollari, tutto incassato dal fondo Veba, compresa la quota di Fiat.
Il secondo step prevede il pagamento da parte di Fiat di 1,750 miliardi di dollari con i quali si arriva alla somma di 3,650 miliardi incassati da Veba. Infine il fondo otterrà altri 700 milioni divisi in 4 rate uguali da 175 milioni di dollari: la prima sarà pagata il 20 gennaio e le altre nei tre anni successivi.
La disputa con Veba
Sembra dunque giunta al termine la lunga battaglia di Fiat per l’acquisizione completa della casa automobilistica statunitense. La disputa con il fondo Veba, che deteneva il 41,46% di Chrysler, ha una lunga storia alle spalle.
Nonostante Fiat e il sindacato avessero firmato un accordo, la parti non riuscivano a trovarsi d’accordo sul valore delle azioni mancanti al Lingotto per salire al 100% di Chrysler. Tanto che la battaglia era finita in tribunale allontanando ancora il momento della fusione delle due aziende.
La firma dell’accordo per il restante 41,46% di Chrysler mette un punto a questa faccenda e accorcia notevolmente i tempi per il processo di fusione che consentirà di portare tutto il gruppo sul mercato.
La lettera ai dipendenti
"L’emozione con cui vi scriviamo questa lettera è quella di chi negli ultimi quattro anni e mezzo ha lavorato per coltivare un grande sogno di integrazione industriale e culturale e oggi lo vede realizzato. È la stessa emozione - proseguono - che accomuna trecentomila persone nel mondo, protagoniste di questa giornata storica per la Fiat e per la Chrysler".
Inizia così la lettera che John Elkann e l’amministratore delegato Sergio Marchionne hanno inviato a tutti i dipendenti Fiat-Chrysler all’indomani dell’accorso con il fondo Veba.
Nella lettera i vertici del Lingotto ripercorrono le fasi del lungo percorso che ha portato alla firma dell’accordo: "Dopo una lunga trattativa abbiamo raggiunto un accordo con Veba che ci permette, attraverso l’acquisizione della totalità delle azioni Chrysler da parte di Fiat, di realizzare, anche dal punto di vista finanziario e tecnico, l’unione tra le due società. Si tratta di un’unione che nei fatti é già una realtà straordinaria".
Il balzo in borsa
Fiat inizia l’anno con il botto. Secondo gli analisti gli elementi da mettere in evidenza nella firma dell’accordo con Veba sono la fine delle incertezze, nessun aumento di capitale imminente e un prezzo inferiore alle attese.
Dopo l’annuncio della firma anche le azioni Fiat festeggiano in Borsa: in un mercato improntato alla cautela, il titolo Fiat balza del 12,87% a 6,71 euro con quasi 48 milioni di pezzi gia’ passati di mano, pari a 3,7 volte la media giornaliera di 12,9 milioni.
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