Le limitazioni riscontrate da Fiat nell’accesso alle risorse finanziarie di Chrysler sono tipiche "delle operazioni di finanziamento sui mercati statunitensi". Così la Fiat, con una nota di questa mattina, risponde alla Consob che chiedeva maggiori informazioni sulla nuova holding.
Le limitazioni "piu’ significative", precisa Fiat, sono "un tetto alla distribuzione di dividendi pari al 50% degli utili netti accumulati a partire dal primo gennaio 2012 in aggiunta a una distribuzione una tantum di 500 milioni di dollari".
Le distribuzioni, aggiunge Fiat, "sono anche soggette alla condizione che la liquidita’ di Chrysler ecceda una soglia minima di 3 miliardi di dollari (a fine 2013 la liquidita’ ammontava a 14,7 miliardi di dollari) che il gruppo non ritiene avra’ impatto sulla capacita’ di Chrysler di effettuare distribuzioni". Sono invece esclusi da limitazioni i finanziamenti intercompany di Chrysler, "fatta salva la soggezione alla disciplina contrattuale relativa alle operazioni con parti correlate", conclude Fiat.
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