Breakout fallito e comparsa di una reversal bar possono garantire allo swing trader interessanti opportunità di profitto di breve termine
Quando ci troviamo dinanzi a una chiusura giornaliera interpretabile nettamente come un breakout, è lecito attendersi un approfondimento del trend nella direzione del breakout stesso così da manifestare in modo ancor più palese la pressione esercitata fino alla chiusura della sessione precedente, in linea con una delle massime più in voga nel trading online, ovvero “un trend è in atto fino a prova contraria”.
Tradotto in termini squisitamente operativi, vuol dire che è meglio lavorare nella stessa direzione del breakout. Tuttavia, se il breakout non produce effetti immediati, ma soprattutto se viene sferrato un robusto contrattacco da parte degli operatori – fino a poco prima apparsi in clamorosa difficoltà – ecco che può venirsi a creare il terreno fertile per un classico fakeout.
Tale falso breakout può assumere caratteristiche diverse a seconda della tipologia di pattern che viene a configurarsi in modo pressoché contestuale. Il grafico a 4 ore mostrato in basso sul tasso di cambio USD/JPY, ovvero dollaro americano su yen giapponese, evidenzia la formazione di una iniziale bear trap alla quale segue una limpidissima reversal bar.
Questo pattern di inversione della tendenza – nella fattispecie un tipico “2 candle reversal” – può essere sfruttato per un veloce swing trade, dalla durata di pochi giorni. In realtà, il fakeout fa sì che venga ripristinato il trend di fondo rialzista e che vengano spazzate via tutte le velleità dei venditori del cambio dollaro/yen di porre in essere un bearish trend emergente.
Da un punto di vista operativo, un trade long impostato a partire dal pullback sulla swing area di 113,30 – 113,25 poteva garantire un rapido profitto pari ad almeno tre volte l’ammontare del rischio iniziale, ipotizzando un’uscita sulla resistenza chiave più vicina posta tra 114,25 e 114,30. Volendo aumentare la posta in palio (e la relativa “sofferenza” di restare ancora in un trade in zona di resistenza), era possibile spingersi fino a un guadagno di quasi cinque volte il rischio iniziale.
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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