Bernanke e la FED sempre al centro del mirino. Dal Brasile giunge un avvertimento: il QE3 è dannoso per i mercati emergenti.
A lanciare l’allarme è Guido Mantega, ministro delle finanze per il Brasile. Il tentativo di stimolazione economica proposto da Bernanke, che prevede acquisti per mutui e beni del tesoro per un totale di 40 miliardi di dollari al mese, ha un forte impatto, per lo più negativo, anche su molte altre economie mondiali.
Mantega, che nel 2010 coniò il termine "guerra delle valute" in riferimento alla politica monetaria delle economie avanzate per rilanciare l’export, ha detto che il piano d’acquisto della FED riduce la competitività dei produttori brasiliani, indebolendo il dollaro americano. "Un declino del dollaro, riduce anche il valore delle riserve di valuta estera del Brasile" ha detto il ministro brasiliano.
Mantega: "il QE3 ci preoccupa"
"Il QE3 ci preoccupa seriamente" ha detto senza mezzi termini Mantega a Parigi, dove si è recato per incontrare la sua controparte francese: Pierre Moscovici. "Risolverà diversi problemi negli Stati Uniti, ma il deprezzamento del dollaro avrà gravi conseguenze sulle nazioni emergenti" ha aggiunto.
Il Brasile ha intensificato gli sforzi per indebolire il real dal 13 settembre, il giorno in cui Bernanke ha presentato il suo progetto.
Il real ha raggiunto un massimo di 1,70 sul dollaro americano il 28 febbraio. Da allora è scivolato del 16%, più di tutte le 16 principali valute monitorate da Bloomberg, mentre il governo è venuto in soccorso del settore industriale aumentando le tariffe, imponendo barriere sugli afflussi di capitale e l’acquisto di dollari nel mercato a pronti e in quello a termine.
I brasiliani sono stati tra i maggiori detrattori della politica americana sui tassi d’interesse. Il presidente Dilma Rousseff a marzo parlò di un vero e proprio "tsunami monetario" causato dalle economie avanzate ai danni delle valute dei mercati emergenti e dei lori bilanci commerciali.
Anche dopo il rialzo di marzo, Mantega ha promesso che non permetterà un rialzo del real.
L’economia brasiliana sembra finalmente dare segni di risveglio, dopo una stagnazione durata un anno. Il PIL del Brasile dovrebbe crescere dell’1,57% quest’anno, stando alle previsioni della banca centrale.
Dopo le dichiarazioni brasiliane, i dubbi sulla manovra proposta da Bernanke rischiano di aumentare nuovamente, ampliando il malcontento di esperti e nazioni direttamente coinvolte dalle scelte prese in America.
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