Tra le strategie di breve termine più efficaci ed esplosive, basate sui breakout del prezzo e della volatilità, c’è l’expansion pivot. Andiamo a scoprirlo insieme…
Jeff Cooper è un trader americano molto famoso, che tra gli anni Novanta e inizio Duemila ha istruito migliaia di trader di tutto il mondo con i suoi scritti e le sue idee sul trading “hit and run” di breve periodo (ancora oggi le sue strategie continuano ad avere molto proseliti). Tra le tecniche più interessanti basate sul breakout troviamo l’expansion pivot, che combina l’espansione del range delle candele alla media mobile a 50 periodi. Il suo obiettivo era filtrare i segnali fondati sul breakout, cercando di evitare le false rotture e quindi di incorrere in pericolose trappole.
Ha così costruito un setup molto semplice, che il più delle volte riesce a individuare il momento in cui gli investitori istituzionali entrano forte su uno strumento finanziario. Il trader di breve termine, grazie all’expansion pivot, può così accodarsi alle mani forti del mercato, seguendo il flusso di denaro in un’ottica temporale tra i 3 e i 5 giorni. Il setup è così composto (versione rialzista, per quella ribassista vale l’opposto):
1) candela con il range più esteso delle ultime 9;
2) prezzi che tagliano a fette la media mobile a 50 periodi.
Il setup può essere utilizzato su qualsiasi time frame, ma funziona meglio sul daily e il 4 ore. La media mobile migliore da utilizzare è quella esponenziale (EMA). Il grafico mostrato in basso evidenzia un case study relativo a un netto expansion pivot apparso sul cambio USD/SGD durante una fase laterale di accumulazione sui bottom. L’entrata avviene a mercato dopo la formazione del setup, con stop loss sotto il minimo della long candle. Grazie a questo segnale era possibile mettere a segno un rendimento pari anche a oltre 4 volte il rischio iniziale nel giro di pochi giorni.
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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