Il pattern “expansion breakout” per individuare solo i migliori breakout del mercato. Entrata sul pullback per migliorare il risk/reward ratio
Allo scopo di individuare solo i migliori breakout del prezzo, il trader americano Jeff Cooper – autore del famoso libro il Trading Hit and Run – ha pensato di creare una strategia che potesse filtrare tutte quelle situazioni in cui il mercato effettua inizialmente il breakout ma poi inverte mettendo in trappola tutti i trader che avevano creduto a quella rottura. L’expansion breakout nasce da questa esigenza: concettualmente il setup appare semplice e allo stesso tempo efficace. Cooper suggerisce di ricercare solo quei breakout accompagnati da un’ampia espansione del range della candela (la più estesa delle ultime 9 sessioni, se si guarda il time frame “daily”).
Inoltre, il pattern deve aver formato un nuovo massimo o minimo a due mesi, così da attirare un numero molto elevato di investitori importanti e creare le condizioni per un imminente violento movimento direzionale. Statisticamente il pattern presenta una buona capacità di far guadagnare denaro in un’ottica di swing & momentum trading. Spesso individua situazioni in cui il mercato effettua un breakout talmente esplosivo, che da quel momento parte un solido trend direzionale. Andiamo ora a dare un’occhiata a un esempio pratico, come quello in basso sul tasso di cambio EUR/JPY, ossia il cross tra euro e yen giapponese.
Il time frame giornaliero appena mostrato evidenzia un trend di fondo rialzista e un’ampia fase di consolidamento del trend. A un certo punto ecco che appare l’expansion breakout. La candela di setup appare subito molto solida, con “shadows” (o code o tails) quasi inesistenti. Sebbene l’ideale sia acquistare subito in chiusura, provando ad entrare su un possibile pullback (anche a costo di perdere una buona occasione di trading) avrebbe consentito un significativo miglioramento del rapporto rischio/beneficio: un elemento fondamentale soprattutto quando si lavora in un’ottica di swing trading di breve periodo.
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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