Evasione Iva sul web: la Corte dei conti Ue denuncia le inefficienze di riscossione

Isabella Policarpio

17 Luglio 2019 - 11:00

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Evasione dell’Iva sul web, la Corte dei conti Ue rimprovera i Paesi membri: le misure per la riscossione non sono sufficienti. Occorre maggiore supervisione da Bruxelles.

  Evasione Iva sul web: la Corte dei conti Ue denuncia le inefficienze di riscossione

Arriva dalla Corte dei conti Ue un severo ammonimento verso il governo di Bruxelles e i singoli Stati membri: l’evasione dell’Iva sul web è troppo alta e i controlli per la riscossione non sono sufficienti.

Si stima che, ogni anno, l’evasione dell’Iva sul web raggiunga i 5miliardi di euro, perdite che pesano sia sui bilanci dei Paesi membri che su quelli dell’Ue, e di questi tempi l’Unione europea non può di certo permetterlo.

Dunque, la relazione della Corte dei conti invita da un parte i Paesi membri a collaborare tra loro per la riscossione dell’Iva, e dall’altra il governo di Bruxelles ad effettuare i controlli necessari sull’adeguatezza delle misure anti-evasione.

Evasione Iva sul web, per la Corte dei conti Ue il controllo della riscossione è insufficiente

L’evasione dell’Iva sul web è un problema serio e non rinviabile. Lo ha rilevato la Corte dei conti Ue che, dopo un’attenta analisi dei dati di riscossione Iva, ha ammonito Bruxelles e i Paesi membri. Infatti, la perdita dell’Iva ammonta a diversi miliardi ogni anno, cifra che indice in maniera sensibile sul debito pubblico.

Secondo i relatori della Corte Ue, per prevenire l’evasione dell’Iva è necessario rafforzare le misure anti-evasione e il controllo da parte degli organi di Bruxelles. Inoltre, serve anche migliorare il controllo da parte dei singoli Paesi membri, spesso restii a cooperare con gli altri Stati europei.

Quello dell’evasione dell’Iva sul web è un problema da affrontare subito e in maniera incisiva, perché il rischio è la svalutazione deliberata dei prodotti. Per questo i relatori raccomandano il governo di Bruxelles di vigilare sulle soglie di conformità dell’Iva, valutare i sistemi di raccolta già esistenti e stimare in maniera definitiva il divario di riscossione.

Evasione Iva sul web: persi 5miliardi di euro l’anno

L’insufficiente cooperazione degli Stati membri e dei controlli da parte del governo centrale di Bruxelles è evidente: basta pensare che, ogni anno, si stima una perdita dell’Iva riscossa sul web di circa 5miliardi di euro.

ùUna cifra tutt’altro che trascurabile, che incide, anche in maniera significativa, sui bilanci dei singoli Paesi e dell’Ue.

In merito a questo problema, Gall-Pelcs, membro della Corte dei conti Ue e responsabile della relazione, ha individuato come fonte dell’evasione dell’Iva la negligenza nella supervisione di Bruxelles e la debolezza dei controlli fiscali dei singoli Stati. Problemi che, se non risolti, rischiano di compromettere notevolmente la finanza comune e quella nazionale.

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