Eurozona: l’UE ha trovato il suo lato compassionevole? L’analisi di TradingFloor

Erika Di Dio

08/06/2013

Eurozona: l’UE ha trovato il suo lato compassionevole? L’analisi di TradingFloor

L’UE sembra finalmente aver capito. L’"infinità austerità" ci avrebbe sempre e solo portato a situazioni spiacevoli. Nel migliore dei casi, violenti disordini per le strade dell’Europa meridionale. Nel peggiore dei casi chissà dove saremmo finiti; si possono certamente ipotizzare popolazioni disperate che chiedono ai loro governi di eliminare l’euro, e forse anche l’Unione europea.

Lato compassionevole?

Per fortuna, quindi, i pezzi grossi dell’Unione hanno utilizzato il summit della scorsa settimana per concedere più tempo a Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Belgio per raggiungere l’obiettivo di disavanzo del 3%. Più tregua è stata concessa anche alla Polonia e all’Ungheria.

Come osservato in precedenza, è tutto un gioco di politica e del delicato equilibrio tra bastone e carota necessario per convincere i "gatti" a non separarsi dalla mandria, compresa la BCE, con la sua fastidiosa coscienza, la Bundesbank.

Fattore chiave: elezioni tedesche

La partita entra in una fase particolarmente interessante questa estate, con le elezioni in Germania. La buona notizia per l’euro è che non vi è alcuna probabilità reale che queste elezioni poteranno ad un governo "anti-euro". Non sorprende dal momento che una parte sostanziale di elettori tedeschi dice di volere la sopravvivenza dell’euro e che la Germania rimanga al suo interno.

Tutto ruota intorno ad una ’grande coalizione’ tra il partito di centro-destra della Cancelliera Merkel CDU / CSU e la SPD di centro-sinistra. In mancanza di ciò, sarà sicuramente una ripetizione della coalizione tra la CDU / CSU e la FDP liberale. L’improbabile coalizione di sinistra o ’rosso-verde’ sarebbe ancora più amichevole nei confronti dell’euro, aprendo la strada per l’emissione di Eurobond.

Tutti sanno due cose. La prima è che è molto improbabile che l’euro sopravvivrà altri cinque anni, per dire, senza un’unione fiscale. La seconda è che l’euro è, e continua ad essere, una grande cosa per la Germania. La conclusione ovvia è prendere in prestito la frase di M.Draghi "fare tutto il necessario".

Bce: cosa farà il 6 giugno?

E per quanto riguarda la Bce e i suoi tassi? Non mi aspetterei che il Consiglio direttivo della Bce andasse avanti con l’introduzione di nuove misure, il 6 giugno, siano esse convenzionali o non convenzionali, in quanto non vi sono ancora grandi barlumi di ripresa per adesso, o almeno si parla solo di una graduale ripresa per la fine dell’anno. Perché quindi usare quelle poche munizioni rimanenti quando non sono ancora assolutamente necessarie?

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