L’Euro-Dollaro nella seduta di ieri è arrivato a toccare quota 1,1145 dopo l’uscita dei dati macro USA. La probabilità di un rialzo a Marzo da parte della Fed è al 10%.
Il cambio Euro-Dollaro nella seduta di ieri è arrivato a toccare il massimo a 1,1145, rompendo così tutte le resistenze e la trendline ribassista di breve periodo. Gli investitori hanno puntato sull’Euro dopo che il dato ISM non-manifatturiero degli USA ha mostrato una contrazione ben oltre le attese, suggerendo così un allontanamento del rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a Marzo.
Il PMI dei servizi dell’Eurozona ha invece centrato le attese, mostrando ancora una volta la fase di crescita dei fondamentali della zona Euro nonostante il leggero calo delle vendite al dettaglio. Quest’oggi non sono previsti market mover di particolare rilevanza, il focus è proiettato sulla giornata di domani quando verrà pubblicato il dato sui non-farm payrolls che dovrebbe essere buono visto che ieri l’ADP non-farm si è mostrato superiore alle previsioni degli analisti.
Euro-Dollaro in rialzo a causa del debole dato sul settore non-manifatturiero USA
Seduta di ieri in forte rialzo per il cambio Euro-Dollaro che è arrivato a toccare un massimo intraday a quota 1,1145, rompendo così la trendline ribassista di breve periodo. Il PMI dei servizi dell’Eurozona si è mostrato in linea con le attese a 53,6, mostrando una fase di espansione del settore.
In leggero calo invece le vendite al dettaglio di Gennaio che sono risultate poco al di sotto del consenso, registrando una crescita dell’1,4%. L’indice ISM non manifatturiero degli Stati Uniti è risultato invece ben al di sotto del consenso, indicando così una contrazione del settore terziario.
Rialzo tassi USA, Capital Economics: Fed dovrebbe preoccuparsi
Il dato americano, allontana di conseguenza un’azione della Federal Reserve a Marzo sui tassi di interesse. Come spiegano gli analisti di Capital Economics, la Fed dovrebbe preoccuparsi per il fatto che la debolezza del settore manifatturiero e di quello minerario si sta allargando anche ad altri settori dell’economia.
Gli esperti, hanno puntualizzato sul fatto che adesso ogni aspettativa su un rialzo dei tassi USA a Marzo sembra essersi affievolita.
Rialzo tassi USA a Marzo: da analisi sui Fed Funds probabilità è al 10%
Adesso, la probabilità che la Fed rialzi a Marzo i tassi di interesse è data al 10% in base all’analisi sui Fed Fund Futures. Prima del dato non-manifatturiero la probabilità era al 34%, mentre prima del comunicato FOMC uscito di recente la probabilità era al 50%.
Scendono anche le possibilità di un rialzo dei tassi nelle prossime riunioni del 2016, con la probabilità che ciò avvenga fissata al 50%. Quindi, sembrerebbe che al momento il mercato non creda alla possibilità di un futuro rialzo dei tassi USA, per lo meno nel breve periodo.
Rialzo tassi USA, Dudley: da tenere conto le condizioni di economia e mercati
Lo stesso presidente della Federal Reserve di New York, William Dudley, ha dichiarato a Market News International che le condizioni dei mercati stanno modificando le prospettive dell’economia americana e questo potrebbe posticipare il rialzo dei tassi di interesse programmato per Marzo.
Il presidente Fed ha concluso l’intervista sostenendo che il board dell’istituto centrale americano dovrà per forza tenere conto, nella riunione di Marzo, della contrazione dell’economia americana avvenuta tra Dicembre e i giorni d’oggi.
Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo
L’Euro-Dollaro al momento registra una contrazione dello 0,3%, consolidando così i guadagni di ieri. Le turbolenze dei mercati di ieri e i dati macro USA hanno spinto a rialzo le quotazioni della moneta unica europea, con il cross che è riuscito a rompere la resistenza posta dalla media mobile a 200 giorni a 1,1054.
Inoltre, il cambio EurUsd ha rotto la trendline di breve periodo, uscendo così dalla fase ribassista delle ultime settimane. La media mobile a 21 giorni ha virato a rialzo, puntando così verso la media di lungo periodo e suggerendo ulteriori rialzi nei prossimi giorni. Gli indicatori tecnici sono ora in fase rialzista, con il MFI che viaggia poco al di sotto dell’area di ipercomprato così come il RSI.
La rottura della media mobile a 200 giorni, indica una fase di forza del trend. Gli indicatori tecnici sono mossi tutti a rialzo ed è possibile che a questo punto il cross nel breve periodo tenti di rompere la resistenza orizzontale in colore blu, che aprirebbe spazi per un’involata addirittura verso quota 1,15.
E’ possibile però, che prima di testare la resistenza in blu, il cross consolidi i guadagni testando il supporto offerto dalla media mobile a 200 giorni che, se dovesse avere successo, aumenterebbe decisamente le probabilità di rottura della resistenza a 1,1107.
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