Euro/Dollaro sui minimi a 7 settimane sotto 1,3450. Giovedì meeting della BCE

Nicola D’Antuono

4 Novembre 2013 - 07:07

Ancora giù il cambio euro/dollaro, che inizia la nuova ottava sul forex scendendo sotto 1,3450 sui livelli più bassi delle ultime 7 settimane

Euro/Dollaro sui minimi a 7 settimane sotto 1,3450. Giovedì meeting della BCE

Non si ferma la discesa del tasso di cambio euro/dollaro, che sui mercati asiatici ha iniziato la nuova ottava sulla falsariga di quanto già evidenziato nelle ultime sedute, ovvero un orientamento decisamente ribassista. I prezzi sono scesi fin sotto il supporto di 1,3450, toccando il minimo più basso delle ultime 7 settimane a 1,3441. Da questi livelli è già in corso un pullback delle quotazioni, favorito dalle prese di beneficio dei trader di breve termine a seguito del raggiungimento di un’area di supporto giornaliera molto significativa. Da un punto di vista tecnico, il cambio euro/dollaro potrebbe mostrare un rimbalzo tecnico nelle prossime ore, a patto di superare con decisione quota 1,35.

Se il cambio dovesse realmente mettersi alle spalle quota 1,35, i prezzi potrebbero spingersi fino all’area chiave di 1,3550, dove però ci sarà quasi certamente una forte pressione in vendita. Anche in caso di rimbalzo più consistente, magari fino a 1,36 - 1,3650 da qui a giovedì, giorno del meeting della BCE, il trend del cambio euro/dollaro sembra ormai aver preso una direzione precisa, ovvero quella del ribasso, alla luce delle aspettative di manovre monetarie ultraespansive della BCE dopo la comunicazione del dato sull’inflazione nell’eurozona ai minimi da due anni e ben al di sotto del target del 2% dell’Eurotower.

Non tutti gli analisti sono convinti, però, che la BCE farà qualcosa già a partire da giovedì. In passato l’Eurotower non ha mai dato segnali di insofferenza dopo dati sull’inflazione estremamente bassi, per cui alla fine Mario Draghi potrebbe attendere almeno un altro mese prima di valutare il taglio dei tassi di interesse di un quarto di punto oppure il lancio di manovre monetarie non convenzionali, come un terzo round della LTRO a favore delle banche (ma a novembre ci saranno anche gli stress test). Per il cambio euro/dollaro potrebbe iniziare una fase discendente di breve-medio periodo, che potrebbe terminare solo al raggiungimento di quota 1,30.

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