Euro-Dollaro stabile sopra 1,38. Il boom dei mercati può favorire un allungo fino a 1,40

Nicola D’Antuono

25 Ottobre 2013 - 07:19

Il cambio euro-dollaro è sempre più proiettato verso quota 1,40. Sono diversi i fattori che stanno spingendo al rialzo la moneta unica. Andiamo a scoprire quali sono

Euro-Dollaro stabile sopra 1,38. Il boom dei mercati può favorire un allungo fino a 1,40

Non si ferma la corsa del super-euro, che continua a macinare guadagni sul dollaro americano grazie al consolidamento del clima di appetito per il rischio sui mercati mondiali, agli importanti flussi di denaro provenienti dall’estero che vanno a caccia di rendimenti allettanti su borse e bond, ma anche a seguito del lieve miglioramento di alcuni indicatori economici in alcuni paesi periferici: ad esempio la Spagna è tecnicamente uscita dalla recessione, dopo ben nove trimestri consecutivi di decrescita. Non bisogna dimenticare poi che la politica monetaria della BCE, anche se resta accomodante con tassi di interesse ai minimi storici, non è aggressiva come quella di altre grandi banche centrali (come FED, BOJ o BOE) che invece continuano a iniettare liquidità a basso costo nel sistema tenendo basso il valore delle proprie monete.

L’Eurotower sta anche drenando liquidità negli ultimi mesi, visto che le banche europee stanno restituendo i centinaia di miliardi di euro ottenuti praticamente gratis per fare semplici carry trade sui bond dell’eurozona che rendevano anche 4-5 punti percentuali in più rispetto al denaro preso in prestito. Ora si spera che dai prossimi stress test di novembre arrivino sorprese positive dai bilanci degli istituti di credito, soprattutto quelli spagnoli e italiani. Intanto sul forex l’euro continua a correre senza freni. Il tasso di cambio euro-dollaro è salito a 1,3832, aggiornando i massimi più alti da novembre 2011. L’obiettivo di medio periodo resta sempre 1,40, che a questo punto è davvero molto vicino.

La moneta unica sta andando molto bene anche nei confronti di altre valute. Ad esempio, il cross euro-sterlina è salito ieri sui massimi da quasi due mesi sopra 0,8550 prima di iniziare una fase di ritracciamento. Il cambio euro-yen resta sopra 134, ma a inizio settimana aveva toccato il massimo più alto da novembre 2009 a 135,50. A fine luglio 2012 il cambio valeva meno di 95. Il cross Eur/Cad è volato sui livelli più alti da febbraio 2010 sopra 1,44, ma l’euro è in deciso rialzo anche sul dollaro australiano e il dollaro neozelandese. Insomma, è un momento magico per l’euro, ma la sua forza penalizza le economie dell’eurozona più deboli che perdono competitività nel commercio internazionale con una valuta troppo forte.

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