Euro/Dollaro sfiora 1,10. Rialzo dei tassi USA appare ancora molto lontano

Nicola D’Antuono

28 Aprile 2015 - 18:10

Il cambio EUR/USD si avvicina a 1,10, in attesa delle decisioni della FED. Continua il momento negativo del dollaro, che perde quota contro quasi tutte le valute più importanti

Euro/Dollaro sfiora 1,10. Rialzo dei tassi USA appare ancora molto lontano

Sui mercati valutari continua a tenere banco la debolezza del dollaro americano, che sta tirando i remi in barca dopo una lunga serie di mesi consecutivi durante i quali ha mostrato i muscoli contro la stragrande maggioranza delle monete a livello mondiale. Gli speculatori più attivi stanno riducendo sensibilmente l’esposizione in biglietti verdi, sia per ragioni tecniche sia per motivazioni di matrice macroeconomica. In particolare il tanto atteso rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti, che sono fermi tra lo 0% e lo 0,25% da metà dicembre 2008, sembra dover tardare ancora a causa di dati macro poco convincenti.

I consumi degli americani, che pesano per circa due terzi sul pil a stelle e strisce, sono ancora sotto i livelli pre-crisi (tanto che gli economisti hanno abbassato le stime sul pil del primo trimestre), mentre l’inflazione non si è rafforzata come auspicato a più riprese dai policy makers statunitensi. Infine il mercato del lavoro, nonostante il notevole calo della disoccupazione negli ultimi anni, appare sempre instabile e a rischio ricadute. Gli investitori si sono convinti che il rialzo dei tassi negli Stati Uniti non avverrà prima di novembre, anche se il ritocco all’insù potrebbe addirittura essere posticipato tra gennaio e febbraio 2016.

In attesa del meeting del FOMC, sul forex il tasso di cambio euro/dollaro continua la sua scalata dai minimi dell’anno. La quotazione massima odierna è stata finora di 1,0989, ovvero pochi pip al di sotto della fondamentale soglia psicologica e zona di resistenza di 1,10. Il breakout di questa area chiave del mercato sarebbe al dir poco sorprendente, anche perché proietterebbe il cambio con tutta probabilità verso 1,15. Nelle ultime due settimane il dollaro americano ha subito forti perdite non solo contro l’euro, ma anche contro sterlina, dollaro australiano, dollaro canadese e rublo.

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