Euro/Dollaro scende sotto 1,3850. Apertura in gap down e test dei supporti di breve periodo

Nicola D’Antuono

14 Aprile 2014 - 08:44

Euro/Dollaro apre in gap down e si avvia al test dei supporti di breve termine di area 1,3820 - 1,38

Euro/Dollaro scende sotto 1,3850. Apertura in gap down e test dei supporti di breve periodo

Dopo aver registrato la migliore settimana degli ultimi 6 mesi, il tasso di cambio euro/dollaro ha aperto in gap down la nuova ottava complice il clima di forte tensione in Ucraina. Il sentiment negativo sui mercati ha favorito il dollaro americano, che nell’ultima settimana aveva evidenziato pesanti perdite dopo i toni particolarmente dovish emersi dalle minute della FED relativi alla riunione dello scorso 18 e 19 marzo. Il cambio euro/dollaro, che venerdì era salito fin sopra 1,39 ai massimi dal 20 marzo scorso, ha evidenziato subito una spiccata debolezza.

I prezzi sono scesi rapidamente verso i supporti di breve periodo, violando anche quota 1,3840. Ora il cambio dovrebbe effettuare il test dell’area di supporto di 1,3820 – 1,38. Se il test sarà positivo, i prezzi potrebbero rialzare velocemente la china e spingersi verso quota 1,39 per verificare la tenuta delle resistenze di breve termine. La moneta unica resta tonica sul forex, nonostante la BCE sembra davvero pronta a lanciare misure monetarie aggressive per contrastare la caduta dell’inflazione e la moneta eccessivamente forte. Tuttavia un eventuale piano di quantitative easing della BCE, tra l’altro orientato verso gli Abs piuttosto che sui bond, appare difficilmente attuabile nel breve periodo.

Inoltre, secondo Manuel Oliveri di Credit Agricole, l’implementazione del programma di stimoli monetari da parte dell’Eurotower non necessariamente sarà negativo per l’euro. L’esperto ricorda che “il flusso di capitali positivo ha rappresentato una delle ragioni che hanno sostenuto la moneta unica negli ultimi mesi e il piano di quantitative easing potrebbe aumentare considerevolmente la domanda per gli asset denominati in euro”. Nel breve periodo anche Goldman Sachs si aspetta ancora un euro forte, in area 1,38 fino a giugno. Poi la BCE dovrebbe mettere in campo l’artiglieria pesante (taglio dei tassi centrali, tassi negativi sui depositi, piano di QE) e favorire la caduta dell’euro/dollaro a 1,34 entro 6 mesi e a 1,30 entro 12 mesi.

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