Il cambio Euro-Dollaro ha accentuato i cali registrati prima della pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio e della produzione USA. BCE driver del cambio?
Il cambio Euro-Dollaro in scia dei dati macroeconomici americani riguardanti le vendite al dettaglio e l’indice della produzione industriale statunitense ha dimezzato i cali registrati poco prima della pubblicazione dei dati salvo poi tornare sui suoi passi registrando un ribasso del -0,67% a quota 1,0743.
I nuovi dati macroeconomici usciti poco fa hanno deluso le aspettative e potrebbero creare delle incertezze alla Federal Reserve riguardo il rialzo dei tassi USA a Dicembre.
Tuttavia, i dati sul PIL dell’Eurozona pubblicati stamattina invece, spingono per un nuovo intervento della Banca Centrale Europea per cercare di sollevare l’inflazione e le economie dell’Eurozona. Vista la reazione del cambio dopo la pubblicazione dei dati deludenti USA sembra che il driver principale del cross sia la politica monetaria della BCE.
Cambio Euro-Dollaro: analisi tecnica su base daily
La configurazione grafica del cambio permane debole con le medie mobili incrociate nettamente a ribasso. Dopo aver impattato sul supporto posto in colore azzurro a 1,067 il cross ha provato a testare la resistenza (ex-supporto) evidenziata in colore giallo. Il movimento così configurato sembra essere più un pullback che non un tentativo di rottura della resistenza.
L’MFI e l’RSI confermano che il movimento rialzista di questi giorni è dovuto principalmente ad un pullback. L’RSI dopo essere fuoriuscito dall’area di ipervenduto sta tornando nello stesso mentre l’MFI, dopo essere entrato nella zona di ipervenduto (senza tuttavia scendere verso quota 10 che è il livello registrato nella rottura del supporto azzurro avvenuta il 3 Dicembre 2015) ne è fuoriuscito segnalando un possibile rimbalzo del cambio.
Data la configurazione grafica ci si attende un nuovo ribasso nei prossimi giorni con primo target a quota 1,0676.
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