Il cambio euro/dollaro è tornato sotto 1,38 ed è al test dei supporti di breve periodo
Il clima di festività per le vacanze di Pasqua ha tenuto lontano dai mercati i grandi investitori. Ciò ha provocato una drastica riduzione degli scambi e un significativo decremento della volatilità. Il tasso di cambio euro/dollaro è tornato a muoversi nella sessione di ieri, ma il range giornaliero è rimasto contenuto a causa di scambi decisamente limitati. Il cambio euro/dollaro ha chiuso la seduta con una flessione dello 0,14% a 1,3792, toccando il minimo più basso degli ultimi dieci giorni a 1,3787.
Siamo su una zona di supporto di breve periodo molto importante che, se dovesse essere violata con decisione al ribasso, potrebbe favorire un approfondimento bearish fino a 1,3750 prima e 1,37 poi nel giro di 2-3 giorni. La discesa delle quotazioni sotto 1,38 è un segnale di debolezza, anche se il quadro tecnico va riconsiderato nelle prossime ore quando finalmente torneranno gli scambi in Europa e in America.
Non va escluso un nuovo rimbalzo tecnico sopra 1,38 e l’inizio di una prolungata fase di consolidamento, in attesa della pubblicazione di market mover in grado di spostare significativamente l’equilibrio del mercato. Il focus degli investitori resta sull’inflazione nell’eurozona, che ad aprile è attesa in deciso aumento allo 0,9% dallo 0,5% di marzo.
La sensazione è che su questo dato potrebbe esserci un movimento direzionale molto importante, in grado di decretare un boom dei prezzi. Oggi non sono previsti market mover rilevanti, anche se alcuni dati macro potrebbero favorire un leggero incremento della volatilità. In mattinata è atteso l’indice di fiducia dei consumatori nell’eurozona, mentre questo pomeriggio toccherà alle vendite di case esistenti negli Usa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA