Euro/Dollaro: evidente barriera grafica a 1,38. E’ da qui che inizierà il grande ribasso?

Nicola D’Antuono

31 Dicembre 2013 - 14:34

Il cambio euro/dollaro continua a soffrire la presenza dell’ostacolo tecnico di 1,38. Dai valori correnti potrebbe iniziare una robusta discesa delle quotazioni

Euro/Dollaro: evidente barriera grafica a 1,38. E’ da qui che inizierà il grande ribasso?

Il tasso di cambio euro/dollaro è stato respinto anche oggi non appena ha varcato la soglia critica di 1,38, che ormai più volte si è dimostrata una zona di resistenza brulicante di venditori pronti a lanciare con decisione i loro attacchi ribassisti. La stessa cosa è accaduta anche ieri, ma non solo. Sul finire di ottobre il cambio superò quota 1,38 spingendosi sui top annuali di 1,3832. Da questo livello partì una robusta discesa dei prezzi fin sotto 1,33 nel giro di un paio di settimane.

Quattro giorni fa il cambio euro/dollaro ha superato con grande forza quota 1,38, aggiornando i massimi dell’anno a 1,3893. Tuttavia, il boom dei prezzi si è rapidamente sgonfiato e il cambio è tornato addirittura sotto 1,3730. Ora i prezzi quotano poco sotto 1,38, ma ormai appare chiara la difficoltà a superare questa fondamentale barriera grafica.

Secondo molti analisti tecnici, proprio a partire dai valori correnti potrebbe avere inizio la grande riscossa del dollaro americano sul quale vengono avanzate numerose ipotesi di rialzo nel corso del 2014. Da un punto di vista macroeconomico, il differenziale di crescita tra l’economia americana e quella dell’eurozona dovrebbe ampliarsi sempre più a favore degli Stati Uniti. Inoltre la Federal Reserve ha dato il via al tapering, mentre la BCE si prepara a nuove misure di stimolo per il credito e l’economia.

Anche se Mario Draghi ha fatto intendere di non aver intenzione di abbassare ulteriormente i tassi di interesse, se non in casi di estrema necessità, anche su questo fronte gli USA dovrebbero sperimentare a proprio favore un ampliamento del differenziale dei rendimenti reali di mercato. Troppi fattori macro giocano quindi contro la moneta unica e i grandi investitori dovrebbero essere attratti anche dalle elevate quotazioni raggiunte dal rapporto di cambio. Per il 2014 il cambio euro/dollaro potrebbe così muoversi nel range tra 1,40 e 1,30, con una prevalenza di spinte ribassiste nell’arco dell’intero anno.

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