Gli esperti di IG ritengono che l’annuncio di un QE in Europa sia imminente. A quel punto l’euro potrebbe crollare sul dollaro fino a 1,26
Secondo gli strategist di IG, broker specializzato nel trading sul forex e i CFD, la BCE sarebbe ormai pronta a lanciare un piano di quantitative easing (QE) per fronteggiare il rischio di deflazione e l’eccessiva forza dell’euro sui mercati valutari. Quando Mario Draghi metterà in campo l’artiglieria pesante, annunciando nuove misure monetarie ultra-espansive di tipo non convenzionale (sulla falsariga di quanto già avvenuto negli Usa, nel Regno Unito e in Giappone), sui mercati finanziari globali sono attesi significativi movimenti direzionali. L’aumento della volatilità, e verosimilmente della direzionalità, potrebbe rivelarsi un’ottima occasione di guadagno per gli investitori su tutti i principali asset finanziari. Il mercato che dovrebbe essere scosso di più dal QE europeo è il forex.
Secondo IG, il piano di acquisto di asset della BCE dovrebbe favorire il crollo dell’euro soprattutto contro il dollaro americano, che nei prossimi mesi potrebbe beneficiare maggiormente della riduzione del programma di stimoli monetari della FED. Gli esperti del broker londinese ritengono che dai valori attuali, circa 1,3950, il cambio euro/dollaro potrebbe crollare fino a 1,26 nel medio-lungo periodo. In base all’esperienza del QE in America, IG si aspetta che le misure ultra-espansive della BCE possano rivitalizzare nuovamente le borse europee, in particolare quelle dei paesi periferici (come Italia e Spagna). Dallo studio del broker britannico, si evince che l’enorme liquidità riversata sui mercati potrà favorire il miglioramento dell’economia reale e la risalita dell’inflazione (stimata all’1,5% nel giro di 8-12 mesi).
IG non si aspetta grossi guadagni per i bond sovrani europei, in quanto si ipotizza che il mercato abbia già scontato quasi del tutto le future mosse ultra-espansive della BCE, come dimostrato dal costante ridimensionamento dei tassi sui titoli di stato della periferia europea (il rendimento del BTp decennale è sceso sotto il 3% ai minimi di sempre). IG ritiene che il mercato dei bond governativi dell’eurozona si stabilizzerà, con lievi rialzi dei tassi solo in caso di evidenti segnali di ripresa dell’inflazione. La parola, dunque, passa alla BCE, che domani farà la sua mossa: gli analisti non escludono che possa essere annunciato anche un nuovo taglio dei tassi di interesse centrali dallo 0,25% attuale allo 0%, ma anche la riduzione del tasso sui depositi overnight presso l’Eurotower su valori negativi.
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