Brusca inversione del trend per il tasso di cambio euro/dollaro, che questa mattina sembrava poter ambire a importanti risultati dopo l’euforia iniziale post-elezioni negli Stati Uniti. Dopo essere salito fino a poco sotto la key area di 1,2880, i venditori hanno ripreso in mano la situazione spingendo il cambio fin sotto il supporto giornaliero di 1,2750. I prezzi sono scesi fino a 1,2737, toccando così il minimo più basso degli ultimi due mesi.
A provocare forti vendite sull’euro è stato il discorso di Mario Draghi, che ha dichiarato che ora anche l’economia tedesca è stata contagiata dalla crisi europea. Inoltre, la Commissione UE ha fatto previsioni poco rosee per l’economia continentale, ancora troppo fragile e alle prese con una disoccupazione su livelli inaccettabili.
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