Euro/Dollaro a 1,3650 dopo avvio del tapering della FED

Nicola D’Antuono

19 Dicembre 2013 - 07:18

Dopo l’annuncio del mini-tapering della FED, sul forex il cambio euro/dollaro scende sotto 1,37 e raggiunge la key area di 1,3650. Possibili nuovi cali da qui a fine anno

Euro/Dollaro a 1,3650 dopo avvio del tapering della FED

La Federal Reserve ha finalmente annunciato l’avvio del tapering, che inizialmente sarà pari a 10 miliardi di euro (5 miliardi in meno di acquisti di T-Bond e 5 miliardi in meno di MBS). Il piano di quantitative easing passa così a 75 miliardi di dollari e dovrebbe ridursi gradualmente nei prossimi mesi, fino a scendere a zero non appena l’economia americana avrà dimostrato di essere capace di andare avanti senza alcun stimolo monetario da parte della FED. L’annuncio del mini-tapering ha fatto volare le borse americane. A Wall Street l’indice Dow Jones è salito dell’1,84%, mente l’S&P500 dell’1,66%, entrambi a un passo dai precedenti record storici.

Sul forex la volatilità è aumentata tantissimo, ma alla fine è stato il dollaro americano ad attirare maggiormente gli acquisti. Il biglietto verde, insieme alla sterlina, è stato molto acquistato soprattutto su euro, yen, dollaro australiano e dollaro canadese. Il tasso di cambio euro/dollaro non è riuscito a superare l’area di resistenza di 1,38, trovando nuovamente opposizione a 1,3810. Da qui i prezzi hanno iniziato a vendere il cambio, spingendolo fin sotto il supporto di 1,37. La discesa si è ora fermata a 1,3650, un’area chiave del mercato. Nelle prossime ore, però, non va escluso un nuovo calo dei prezzi, quantomeno fino a 1,36. Possibile un return move verso 1,37, dove però i venditori dovrebbero essere ben compatti per respingere l’assalto dei buyers.

Per il cambio euro/dollaro si prospetta così un finale d’anno al ribasso, forse fino a 1,35 o anche 1,34. Intanto è in forte rialzo il cambio dollaro/yen, che è volato sopra 104 fino a raggiungere quota 104,36. Si tratta del massimo più alto da ottobre 2008. Il biglietto verde è ben acquistato anche nei confronti delle cosiddette commodity currencies. Il cambio USD/CAD è salito fin sopra 1,0720 ai massimi dal 2010, mentre il cambio AUD/USD è crollato ancora fino a 0,8822 sui minimi da fine agosto 2010. La forza del dollaro si è vista solo a metà nei confronti della sterlina. Infatti, il cable è prima volato fino a 1,6485 ai top da agosto 2011 e poi è sceso con decisione fin sotto 1,6370. In difficoltà l’oro, che è sceso a 1.215 dollari l’oncia, avvicinandosi al supporto di area 1.200 dollari.

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