Pesante battuta d’arresto per le borse europee e per la moneta unica europea, che risentono della diffusione della notizia di un possibile piano B di emergenza che i singoli paesi dell’Ue-17 dovrebbero preparare singolarmente per simulare gli effetti di una possibile uscita della Grecia dalla zona euro (detta anche Grexit). Tuttavia, è arrivata una secca smentita dal ministero delle Finanze greco, che ha definito falsa la notizia.
Ieri pomeriggio, però, da Bruxelles arrivava l’intervento in tackle del ministro delle Finanze belga Steven Vanackere, secondo il quale i piani di emergenza per un’eventuale uscita della Grecia dall’euro esistono e sarebbe da irresponsabili negare l’evidenza. Si parla addirittura di piani segreti della BCE e di un possibile divorzio consensuale da 50 miliardi di euro, che finirebbero nelle casse di Atene da quelle di Ue e Fmi. Secondo l’International Institute of Finance, se la Grecia dovesse tornare alla dracma potrebbe esserci una perdita per il sistema di 1000 miliardi di dollari.
Ieri sul Forex l’euro è crollato contro dollaro e yen. Il cambio euro/dollaro ha rotto al ribasso il supporto di 1,2640 ed è sceso con grande forza fino a 1,2544. A questo punto è possibile un return move verso 1,2620 – 1,2640, che dovrebbe confermare la presa di posizione dei venditori e portare presto a un nuovo movimento bearish con target 1,25 prima e 1,2470 poi. Giù anche euro/yen fino in area 99,50, mentre euro/sterlina è sceso sotto 0,80 solo temporaneamente.
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