Quanti sono gli esodati? E quando potranno usufruire (se potranno mai) della pensione? Niente è ancora certo, ma nei prossimi giorni, anche secondo le "promesse" dei candidati alle elezioni, in particolar modo Bersani e Berlusconi, dovrebbero arrivare le prime liste di coloro i quali possono andare in pensione con le vecchie norme previdenziali e non finire quindi in quelle nuove fissate dalla riforma Fornero, secondo le quali potrebbero rimanere senza pensione e senza lavoro.
Ciononostante, fino all’inizio di Aprile, saranno pochissimi coloro i quali potranno andare in pensione, e fra questi soprattutto lavoratori autonomi che ancora usufruiscono delle vecchie regole, ossia 18 mesi di attesa per la finestra mobile una volta raggiunti i requisiti nel 2011, in quanto per tutti gli altri saranno applicate le norme relative alla riforma Fornero e quelle sull’aspettativa di vita che prevedono l’aggiunta di 3 mesi di attesa a tutti.
Quanti sono i cittadini senza tutela?
Secondo la Cgil, la cifra si attesterebbe intorno ai 200mila, tra cui rientrano:
- lavoratori che hanno firmato fuori dalle sedi di carattere governativo;
- lavoratiori che hanno sottoscritto accordi di mobilità validi dopo il 4 dicembre 2011;
- lavoratori che, entro il 6 dicembre 2011, non avevano ancora effettuato un solo versamento volontario.
Per chi non rientra nella lista?
Per chi non rientrerà nella lista dei cosiddetti "salvaguardati", la pensione sarà regolata dalla riforma Monti-Fornero, ossia:
- le donne dipendenti dovranno aspettare i 62 anni e 3 mesi, anche se ciò non sarà sempre valido per tutte, in quanto i 62 anni necessari del 2012 sono passati ai 62,3 del 2013, quindi saranno pochissime le lavoratrici che riusciranno ad andare in pensione appunto fino ad Aprile;
- per quanto riguarda invece la pensione anticipata, la riforma ha portato da 41 a 42 anni e 5 mesi (per gli uomini) gli anni di anzianità contributiva per andare in pensione, senza tener conto dell’età, mentre per le donne il percorso sarà leggermente più breve, in quanto si potrà raggiungere la pensione a 41 anni e 5 mesi (sempre di anzianità contributiva).
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