Equitalia chiusa entro il 2018? La proposta di Renzi

Chiara Ridolfi

19/05/2016

Equitalia, l’azienda che si occupa della riscossione delle tasse, potrebbe essere chiusa entro il 2018. Questa la proposta del Presidente del Consiglio, che nel suo live sui social. Annunciati grandi cambiamenti, non solo per Equitalia, ma anche per la diminuzione delle tasse.

Equitalia chiusa entro il 2018? La proposta di Renzi

Equitalia dal 2018 non esisterà più? Secondo le parole di Renzi questo sembra essere il progetto del Governo. Equitalia, l’ente addetto alla riscossione delle tasse, non “arriverà al 2018”. In base a queste affermazioni del Premier la situazione, nei prossimi anni, potrebbe portare alla chiusura dell’ente.

Nei piani di Renzi Equitalia deve chiudere i battenti entro il 2018 per far spazio ad un modo di riscossione delle tasse più vicino al cittadino e meno vessatorio. Le dicharazioni del Premier arrivano durante il suo appuntamento settimanale: #Matteorisponde. Tra le varie proposte di ieri del Presidente del Consiglio c’è non solo la chiusura di Equitalia, ma anche l’abbassamento delle tasse per il ceto medio.

Durante la diretta Twitter e Facebook Matteo Renzi ha risposto a tante domande che stanno a cuore ai suoi elettori: abbassamento delle tasse, agevolazioni fiscali per le imprese, bonus per le famiglie. Quali sono le proposte di Renzi? Equitalia verrà chiusa? Come verranno riscosse le tasse? Scopriamo tutte le dichiarazioni del Presidente del Consiglio.

Equitalia addio entro il 2018?

L’annuncio della chiusura di Equitalia arriva durante il live sui social del Presidente del Consiglio e in molti si chiedono se non sia una mossa del Premier per aiutare i candidati PD alle amministrative. Le proposta della chiusura dell’ente che riscuote le tasse in Italia, dalle parole di Renzi, sembra una volontà di tutto il Governo.

La rivoluzione per l’Agenzia delle Entrate sarebbe attuata già dal prossimo anno e porterebbe alla chiusura graduale dell’azienda. La chiusura rientrerebbe nel piano governativo di riorganizzazione delle Agenzie italiane, che prevede uno snellimento delle procedure amministrative e un riavvicinamento dei servizi al cittadino.

Matteo Renzi afferma che la riorganizzazione delle varie agenzie porterà non solo alla semplificazione del sistema, ma anche ad una rivoluzione digitale di tutta la struttura. Ad esempio non sarà più necessario inviare raccomandate di sollecito, una semplice notifica avvertirà il contribuente dell’imminente scadenza. Nei prossimi mesi con l’attuazione dei decreti per la P.A. i cittadini potranno cominciare a riavere fiducia nell’amministrazione pubblica.

All’interno di questo progetto di riavvicinamento rientra anche il progetto di chiudere Equitalia, che ormai è vista solo come uno strumento di vessazione per i cittadini. Il riassetto di questo sistema, del quale però non aggiunge dettagli, sarà strutturato in base alle esigenze dei cittadini, in un modo del tutto rivoluzionario in confronto a quello attuale.

All’interno di questo programma di riavvicinamento rientra anche l’abbassamento delle tasse per il ceto medio, che si potrà attuare grazie alla maggiore tassazione sui capitali all’estero, la voluntary disclousure, e ad un aumento dell’IVA.

Equitalia verrà chiusa entro il 2018? Le proposte di Matteo Renzi

Il Premier non smette di stupire i suoi ascoltatori durante la sua diretta: #Matteorisponde. La prima precisazione della giornata, dopo la notizia shock delle chiusura di Equitalia, riguarda il bonus cultura per i ragazzi che compiono 18 anni.

I soldi arriveranno dopo le elezioni amministrative, in modo che nessuno possa accusarlo di comprare i voti. Ritorna poi sul bonus degli 80 euro, attaccando Grillo e Berlusconi che lo definirono una “mancia”. Il Premier infatti dice:

Grillo e Berlusconi hanno parlato di mancia elettorale. Possono dirlo Grillo e Berlusconi che sono ipermilionari, ma per chi guadagna 1.100 euro vuol dire che sono una cena in pizzeria, un libro comprato al figlio o l’occasione di fare un regalo alla mamma e alla nonna. Bankitalia dice che grazie agli 80 euro siamo ripartiti da un punto di vista dei consumi.

Renzi, dopo aver parlato della chiusura di Equitalia, si prende qualche minuto anche per riflettere sui dati dell’INPS di oggi, che vedono un calo dell’occupazione in Italia. Il Presidente del consiglio rassicura i suoi ascoltatori: sono solo “clamorose balle”.

Nell’arco di due anni, afferma Renzi, sono stati recuperati 400.000 posti di lavoro, il dato di questo anno è solo leggermente rallentato rispetto a quello del 2015.
Non ci si deve preoccupare, la crescita inferiore è dovuta alla diminuzione degli incentivi della Legge di Stabilità, ma ricomincerà a salire in pochi mesi.

Risponde anche a chi chiede delucidazioni sul Referendum di ottobre, dicendo che la posizione dell’Anpi è un suo grande dispiacere, ma non rispecchia il volere dei tanti partigiani italiani che invece trovano la proposta del Governo di abolire il bicameralismo perfetto una buona soluzione.

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