Entrare sul pullback dopo un pattern ad ampio range

I mercati valutari, ma più in generale tutti i mercati finanziari più importanti, sono caratterizzati dalla presenza di una forte volatilità, dovuta all’iperattività di certi operatori (soprattutto grossi proprietary traders, fondi di investimento e broker). Ogni giorno vengono scambiati centinaia e centianaia di miliardi di dollari in transazioni che possono avere per oggetto lo scambio di valute, azioni, bond, materie prime e così via. A volte, quando tali scambi si intensificano, concentrandosi in precisi momenti della giornata o specifici giorni, vengono a crearsi le condizioni per la formazione di candele ad ampio range (wide range candles).

Da un punto di vista operativo, il trader interessato a lavorare questi interessanti pattern di prezzo in un’ottica di swing trading di breve termine è quasi sempre costretto ad attendere dei ritracciamenti nella direzione opposta del trend che si intende lavorare. Tutto ciò a causa della mancanza di punti di ingresso lavorabili nell’immediato, che andrebbero di fatto a compromettere la buona implementazione di un rapporto rischio/rendimento confortevole. Ecco perché spesso diventa essenziale entrare sul pullback dopo la comparsa di una candela ad ampio range, anche a costo di perdere una buona opportunità se non dovesse poi esserci in effetti questo ritracciamento.

Il grafico daily mostrato in alto sul tasso di cambio GBP/USD, ossia sterlina britannica su dollaro statunitense, evidenzia – lungo un trend ribassista piuttosto solido – la comparsa di una notevole bearish rejection su uno swing level e una zona chiave del mercato/punti di svolta (turning point). Entrare immediatamente avrebbe reso non pochi problemi allo swing trader nell’ambito della messa a punto di un buon sistema di gestione del rischio. Al contrario, entrando sul pullback (intorno al 40/50% della candela ad ampio range negativa) si è riusciti a spuntare davvero un ottimo rapporto rischio/beneficio.

Alla prossima pillola!

Nicola D’Antuono