Enrico Letta segretario generale della Nato? Renzi e Merkel parleranno anche di questo

Vittoria Patanè

17 Marzo 2014 - 16:18

Enrico Letta potrebbe essere uno dei candidati alla guida della Nato. Renzi proverà a convincere la Merkel

Enrico Letta segretario generale della Nato? Renzi e Merkel parleranno anche di questo

Matteo Renzi e Angela Merkel hanno parecchio di cui parlare. Il Presidente del Consiglio non ha alcuna intenzione di farsi mettere i piedi in faccia da colei che nella pratica guida l’Europa:

"Siamo l’Italia e se l’Italia fa l’Italia non deve avere paura di nessuno. Vado in Europa consapevole di rappresentare un grande Paese, di cui sono orgoglioso. Se delle volte abbiamo fatto degli errori, siamo pronti a rimediare ma non siamo gli alunni somari da mettere dietro la lavagna".

Insomma l’Italia non è l’ultima della classe e non ha intenzione di farsi trattare come tale.

I temi più importanti trattati nel corso dell’incontro saranno senza dubbio l’emergenza occupazione, la ripresa dell’economia, la crisi ucraina, ma anche l’assetto dell’Europa che verrà.

Le nomine
Il semestre europeo infatti si avvicina e, sotto la guida italiana, l’Unione sarà chiamata a prendere molte importanti decisioni tra le quali spiccano le nomine del presidente della Commissione e del Consiglio, ma anche quella, cardine, del segretario generale della Nato.

La prima si deciderà dopo le elezioni europee di maggio e l’ultima parola spetterà al summit dei capi di Stato e di Governo.

Per il ruolo attualmente ricoperto dal portoghese José Barroso in pole position sembra esserci l’ex presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker, candidato ufficiale del PPE. Ma Angela Merkel non vede di buon grado questa nomina e alcune voci dicono che stia cercando un’alternativa all’altezza. Ci sono ben poche probabilità che la scelta ricada su un italiano, dato che a noi è stata già affidata una delle poltrone chiave in sede continentale e cioè la presidenza della BCE ricoperta con Mario Draghi.

All’Italia dunque andrà probabilmente solo un “portafoglio di peso” che potrebbe essere affidato al vicepresidente dell’Internazionale Socialista Massimo D’Alema.

La Nato
Diversa invece è la “questione NATO”. Non essendo un’istituzione, ma un’alleanza le nomine vengono decise su presupposti differenti.

Attualmente a concorrere per questa carica, per l’Italia, c’è Franco Frattini, ex ministro degli Esteri dei Governi Berlusconi II e IV e vicepresidente della Commissione.

Altro nome in lizza, spinto dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, è quello dell’ex primo ministro norvegese Jens Stoltenberg, candidatura che potrebbe essere ufficializzata all’Aja nel corso del summit che si terrà a fine marzo.

Ma a guastare i piani di Obama potrebbero arrivare oggi le parole del ministro della Difesa Pinotti e del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. I due infatti, vorrebbero mettere in evidenza il diverso ruolo che Italia e Norvegia occupano all’interno della NATO (l’Italia è quinto contributore dell’alleanza, i norvegesi sono 130esimi).

Per superare l’impasse e dare una scossa alla situazione dunque, Renzi potrebbe giocarsi oggi la carta Enrico Letta. L’ex premier gode infatti della stima di Merkel e Obama e potrebbe essere una candidatura molto più forte rispetto a quella di Frattini, messa in dubbio da diversi paesi europei.

Letta potrebbe quindi andare a guidare la Nato cinquant’anni dopo Manlio Brosio, ultimo segretario generale italiano, e prendere in mano uno dei ruoli chiave della diplomazia internazionale.

La cosa probabilmente non servirà a far riappacificare i due esponenti del PD dopo la presidenza del Consiglio “soffiata” a Letta da Renzi, ma forse potrebbe essere un inizio.

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