Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar che obbliga Renata Polverini ha indire le elezioni per la regione Lazio il prima possibile. Trascorsi i 45 giorni previsti per la campagna elettorale si terranno le elezioni per formare la nuova giunta regionale entro, quindi, il mese di gennaio 2013. Le elezioni della regione Lazio si sganciano così da quelle di Molise e Lombardia chiamate a rinnovare giunta e consiglio nel mese di marzo. Probabilmente salterà l’ipotesi Election day e il calendario del voto vedrà i cittadini del Lazio esprimere la loro preferenza a gennaio, quelli di Molise e Lombardia a marzo e, infine, tutti gli italiani votare ad aprile per le amministrative.
Sono già trascorsi 62 giorni dalle dimissioni di Renata Polverini causate dallo scandalo dei consiglieri del Pdl e dall’utilizzo improprio di tanti fondi pubblici. In realtà il Presidente della regione, nonostante le pressioni dell’opposizione e dell’opinione pubblica, non ha ancora lasciato il suo incarico, né tantomeno ha indetto nuove elezioni.
La legge elettorale in vigore nel Lazio stabilisce che le elezioni per il rinnovo della giunta avvengano entro 90 giorni dallo scioglimento della medesima in modo che si ricostruiscano tempestivamente gli organi di governo e si assicuri il normale svolgimento della vita politica dell’ente. Ma di fronte alla decisione del tribunale regionale, sollecitato dal Movimento difesa del cittadino, che obbligava il presidente a stabilire il giorno delle elezioni, la Polverini ha risposta facendo ricorso al Tar proponendo un’interpretazione alternativa della norma vigente. Il Consiglio di Stato però, come si legge nella sua sentenza, ha “accertato l’obbligo del presidente dimissionario della Regione Lazio di provvedere all’immediata indizione delle elezioni in modo da assicurare lo svolgimento entro il piu’ breve termine tecnicamente compatibile con gli adempimenti procedimentali previsti dalla normativa vigente in materia di operazioni elettorali’.”
Le elezione si devono tenere al più presto, entro il mese di gennaio, probabilmente nella settimana dal 20 al 27 in modo che i partiti abbiamo il tempo necessario per formare le loro liste. Il rinnovo della giunta laziale precederà di quasi due mesi il voto in Molise e Lombardia previsto per il 10-11 marzo, data in cui si auspicava confluissero anche le elezioni amministrative. Salta quindi l’ipotesi Election day, tanto voluto dal Pdl per evitare dispendio di denaro pubblico e la possibilità che un risultato negativo delle regionali possa influenzare anche il voto a livello nazionale. Esulta, invece, il Pd da sempre sostenitore della necessità di votare il prima possibile per il rinnovo della giunta regionale laziale, e già pronto a candidare Nicola Zingaretti alla guida della regione.
La governatrice adesso ha 5 giorni di tempo per indire le nuove elezioni e indicare la data in cui i residenti laziali saranno chiamati alle urne. Soddisfatto Gianluigi Pellegrino avvocato che ha depositato il primo ricorso al Tar che commenta la sentenza del Consiglio di Stato: “è stata sconfitta la protervia del potere. I diritti dei cittadini, i principi costituzionali e il buon senso della Costituzione prevalgono sempre, basta saperli far valere e non demordere dinanzi a nulla’”.
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