Elezioni politiche 2013, sondaggi: crolla Movimento 5 Stelle, salgono Monti e Ingroia

Daniele Sforza

9 Gennaio 2013 - 16:42

Elezioni politiche 2013, sondaggi: crolla Movimento 5 Stelle, salgono Monti e Ingroia

Manca poco più di un mese alle elezioni politiche 2013 ed è tempo di campagna elettorale, nonché di sondaggi. IMU e crisi economica sono al centro di questa tornata che risulta infuocata e che vedrà scontri e dibattiti televisivi. Alla luce di quanto analizzato dagli istituti di ricerca, si può notare come il ritorno di Silvio Berlusconi abbia incrementato il livello di popolarità per il Pdl, ma non così tanto da preoccupare il PD. In caduta libera il Movimento 5 Stelle, che rispetto a 1 mese fa perde circa 6 punti percentuale, mentre tra le liste spunta l’otusider Ingroia.

Sondaggio IPSOS

Il sondaggio IPSOS condotto per Ballarò dà, relativamente alla Camera, il Partito Democratico al 33,3%, seguito dal Pdl al 16,1% e dal Movimento 5 Stelle al 12,5%, quasi alla pari con la lista Monti (12%). A seguire Sel (5,5%) e l’outsider Rivoluzione civile Ingroia (5%).

Udc raccoglie il 4,3% delle preferenze, mentre Lega Nord sale al 4%. Più in basso Fratelli d’Italia (1,6%) e Futuro e Libertà per l’Italia (1,3%). La lista di Oscar Giannino Fermare il Declino, che a metà dicembre sembrava ottenere una significativa percentuale di consensi, viene relegata nel complessivo 3,9% riservato alle altre forze politiche.

Al Senato la situazione muta per l’avanzata della lista Scelta Civica - Con Monti per l’Italia. Il PD è sempre al primo posto, con il 33,6% delle preferenze, seguito proprio dalla lista Monti, con il 16,6% dei consensi, poco sopra il Pdl (16,3%) e il Movimento 5 Stelle (12,2%).

A seguire Sel (5,6%), Rivoluzione civile Ingroia (5,1%), Lega Nord (4,2%) e Fratelli d’Italia (1,7%).

Riepilogando le percentuali delle coalizioni, il Centrosinistra è primo con il 39,8% dei consensi alla Camera e il 40,3% al Senato. Segue molto distaccato il Centrodestra, con il 23,1% alla Camera e il 23,8% al Senato. La coalizione di Centro strappa un 17,6% alla Camera e un 16,6% al Senato, mentre il Movimento 5 Stelle si conferma quarta forza politica, con il 12,5% alla Camera e il 12,2% al Senato. Spunta come quinta forza politica Rivoluzione civile Ingroia, con il 5,5% alla Camera e il 5,1% al Senato.

Sondaggio IPR Marketing

Diverso il sondaggio IPR Marketing condotto per Porta a Porta, per il quale le intenzioni di voto pendono prevalentemente dalla parte del Centrosinistra (38%), evidenziando tuttavia un distacco meno marcato con la coalizione di Centrodestra (27%), seguito dalla coalizione di Mario Monti (16%) e dal Movimento 5 Stelle (13%). Più distaccati Rivoluzione civile Ingroia (2%), Pannella-Bonino (1,5%) e Fermare il declino (1%).

Sondaggio Tecnè

Il sondaggio Tecnè, che si avvale di ricerche condotte tramite interviste telefoniche assistite da computer, evidenzia quella che può essere definita una media tra i due sondaggi sopraccitati.
La coalizione di Centrosinistra, infatti, conquisterebbe il 39,6% dei consensi, mentre la coalizione di Centrodestra raccoglierebbe il 24,6% delle preferenze e la lista Monti, infine, il 15,1%.

Alla domanda su chi vincerà le elezioni, i soggetti intervistati hanno risposto in larga maggioranza Pierluigi Bersani (46,1%), mentre solo il 17,9% ha risposto Silvio Berlusconi. Quasi la stessa cifra per Mario Monti (17,7%), mentre il 7,3% ha risposto Beppe Grillo e lo 0,4% Antonio Ingroia.

Ci sarà un pareggio per il 7,4% dei soggetti intervistati, mentre il 3,2% si dichiara non interessato.

Conclusioni

Decrescono i partiti principali (PD e Pdl), con un calo di popolarità anche per Silvio Berlusconi, chiamato giovedì a un importante confronto televisivo nella trasmissione di Santoro. Cresce invece la coalizione di Centro, mentre è ormai definitivo il crollo del Movimento 5 Stelle, che da seconda forza politica, crolla in quarta posizione. Emerge invece Antonio Ingroia, che in pochi giorni è riuscito a convincere una buona parte della popolazione, arrivando, secondo il sondaggio Ipsos, a tallonare Sinistra e Libertà.

In tempo di dibattiti televisivi i sondaggi delle prossime settimane evidenzieranno con più accuratezza le reali intenzioni di voto degli italiani: l’impressione generale è che ci sia un po’ di confusione e che l’elettore tipo stia ancora cercando il candidato giusto per essere pienamente convinto della propria intenzione di voto.

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