Elezioni europee 2014, Grillo accusa: troppo Renzi nei Tg. Scontro tra Agcom e Mentana

Marta Panicucci

24 Aprile 2014 - 16:44

La campagna elettorale per le elezioni europee si preannuncia infuocata. Il M5S ha presentato un nuovo esposto all’Agcom per l’eccessiva presenza di Renzi nei tg. Intanto Mentana polemizza con l’Autorità

Elezioni europee 2014, Grillo accusa: troppo Renzi nei Tg. Scontro tra Agcom e Mentana

La battaglia del Movimento 5 Stelle contro lo squilibrio della presenza dei politici in tv, in vista delle elezioni europee, continua e si fa sempre più agguerrita con il passare dei giorni. Oggi infatti il movimento di Grillo ha presentato un nuovo esposto all’Agcom, che già ieri ha ripreso il Tg La7, Studio aperto e Skytg24, per la troppa presenza del Pd e del premier nel corso dei telegiornali.

"Chiediamo che tutti rispettino le regole. Non è possibile che certi notiziari si trasformino in ’TeleRenzie’, ancor di meno durante una campagna elettorale in cui vige la legge della par condicio". Lo afferma in una nota il gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle, dopo aver presentato il secondo esposto delle ultime settimane all’Autorità garante nelle comunicazioni.

All’analisi dell’Agcom intanto risponde polemico il direttore del tg La7 Mentana, sottolineando che "i tg non sono delle farmacie" e accusando l’autorità di "aver sbagliato i calcoli".

Esposto a 5 stelle
La campagna elettorale per le elezioni europee, che ufficialmente inizia domani (30 giorni prima del voto), si preannuncia infuocata. Il Movimento 5 stelle forte del rapporto dell’Agcom ha presentato un nuovo esposto all’Autorità garante delle telecomunicazioni.

"Apprendiamo con soddisfazione il fatto che l’Agcom sia già intervenuta affermando di fatto le ragioni dell’esposto del MoVimento 5 Stelle. Ad esigere rispetto sono tutti coloro i quali guardano la televisione: il pluralismo - afferma il M5s - è un principio di garanzia, non tanto per le forze politiche ma per i cittadini". Il movimento capitanato da Grillo infatti critica l’eccessiva presenza del Partito Democratico e in particolare del premier Renzi nei telegiornali di alcune reti che di fatto, condizionerebbero l’opinione dei cittadini italiani in vista delle elezioni europee di maggio.

Agcom
L’Agcom è intervenuto ieri nel già acceso dibattito circa l’eccessiva presenza di Renzi in tv. Secondo i dati diffusi da Agcom, nel periodo fra il 5 e il 18 aprile nelle edizioni di Studio Aperto il Pd ha goduto del 36,3% di spazio, Forza Italia del 25% e il Movimento 5 Stelle dell’8,6%. A SkyTg24 il Pd e Renzi hanno messo assieme il 37,1% (16,1% e 21%), Forza Italia il 16,8% e il M5S il 7,2%. Al TgLa7 il presidente del Consiglio ha il 60%, il Pd l’11,4% e il M5S il 7,2%.

In base a questi è stato rivolto dall’Agcom un ordine di "riequilibrio al Tg La7 per gli eccessivi tempi di parola fruiti dal Presidente del Consiglio dei Ministri". Inoltre, sono stati adottati "puntuali richiami a riservare maggiore spazio al Movimento 5 Stelle nei notiziari Studio Aperto, Rainews, SkyTg24 e Cielo".

Mentana e LA7
A rispondere a tono al richiamo dell’Agcom è stato il direttore del tg la7, Mentana si giustifica spiegando che i tempi dedicati al premier andavano incontro ad un preciso interesse pubblico. E’ stata inserita, ha detto, “nel computo dei tg la diretta della conferenza stampa sugli 80 euro del 18 aprile. Il paradosso è che l’aver trasmesso un avvenimento di interesse pubblico, in edizione straordinaria, ha fatto sballare tutte le nostre percentuali. La decisione dell’Agcom è ridicola e insensata, è come mischiare le pere con le mele. Il tg non è una farmacia, deve poter seguire gli avvenimenti e le informazioni. Il risultato è che una legge, nata in altri tempi per limitare lo spazio per Berlusconi in tv, ora diventa una tagliola che impedisce di fare il proprio mestiere".

Inoltre conclude Mentana non si considera "che abbiamo trasmesso l’edizione straordinaria con Renzi alle 18, in orario non di punta. Hanno visto la diretta della conferenza stampa 297 mila persone, un quinto di quelli che hanno visto il tg e un terzo di quelli che hanno seguito la stessa sera Bersaglio Mobile sempre da me condotto, che ospitava Luigi Di Maio dei Movimento 5 Stelle e Paolo Romani di Forza Italia".

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