Elezioni Quirinale, seconda votazione chiusa: regge il nome di Mattarella, attesa per domani mattina

Simone Casavecchia

30 Gennaio 2015 - 13:11

La seconda votazione per decidere chi sarà il prossimo presidente della Repubblica non sembra per ora riservare grandi sorprese, regge il nome di Mattarella come prossimo inquilino del Quirinale.

Elezioni Quirinale, seconda votazione chiusa: regge il nome di Mattarella, attesa per domani mattina

A Montecitorio è quasi ultimato lo spoglio delle schede utilizzate per la seconda votazione, avviata questa mattina alle 9.30 per le elezioni che dovranno decidere il prossimo inquilino del Quirinale. Al momento, su 910 presenti, sono state contate 25 schede nulle, 529 schede bianche, 119 voti a Ferdinando Imposimato, 51 voti a Vittorio Feltri, 34 a Luciana Castellina, 23 a Emma Bonino, 22 a Stefano Rodotà, 15 a Claudio Sabelli Fioretti e 27 ad altri candidati.

Entrambe le votazioni in programma per oggi (la terza inizierà nel pomeriggio) richiedono una maggioranza qualificata dei due terzi degli aventi diritto al voto per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Servirebbero, quindi, 673 voti su 1009 per scegliere il successore di Napolitano, tuttavia non sembra essere questa la strategia delle maggiori forze politiche.

Reggono, infatti, sia la strategia di Renzi che ha chiesto ai grandi elettori del Partito Democratico di votare scheda bianca nelle prime tre votazioni (nella prima, tenutasi ieri, sono state 538 le schede bianche, non solo quelle del Pd ma anche quelle di molti elettori di Forza Italia), sia il nome di Sergio Mattarella, su cui non ci sono state ritrattazioni dopo la designazione avvenuta nell’Assemblea del Partito Democratico.
Mentre continuano a ricevere voti i candidati di bandiera di M5S (Ferdinando Imposimato) e SEL (Luciana Castellina) e altri voti continuano ad andare su candidati ancor più improbabili e schede nulle, l’attesa è tutta concentrata su domattina, momento in cui è fissata la quarta votazione, la prima in cui è richiesta la maggioranza assoluta, ovvero 505 voti. Ecco quali potrebbero essere gli scenari più probabili nel voto di domani mattina.

Sergio Mattarella
Mattarella potrebbe effettivamente diventare Presidente della Repubblica alla quarta chiama dal momento che, per ora, la strategia del Pd sembra reggere. Su di lui dovrebbero convergere anche i voti di Sel, Scelta Civica, Movimento per le Autonomie e alcuni fuoriusciti grillini, facendo arrivare il paniere dei voti a 580 quindi, anche al di sopra dei voti necessari nella quarta votazione.

Franchi tiratori
Anche se l’azione dei franchi tiratori nel Pd sembra essere meno probabile, la candidatura di Mattarella potrebbe anche essere bruciata. Da chi, ci si potrebbe chiedere? La candidatura di Mattarella è stata fatta propria da Renzi, su proposta dell’area cattolica del Pd, quell’area che fa capo a Fioroni e alla Bindi. Non è un mistero che anche la Chiesa abbia spinto molto su un presidente cattolico dopo due mandati conclusi e uno iniziato e interrotto in cui l’Inquilino del Quirinale potrebbe essere un laico.
Nonostante anche stamattina Pier Luigi Bersani si sia affrettato a sostenere che sulla candidatura del giudice costituzionale tutto il Partito Democratico si comporterà con la

"serietà e lealtà che l’altra volta non ci sono state"

Le varie minoranze interne del Pd potrebbero essere meno controllabili di quello che si potrebbe pensare. Anche se la scelta di Mattarella è stata fatta per ricompattare il Pd, in funzione anti-Patto del Nazareno, potrebbero emergere ragioni personali e qualcuno potrebbe sfruttare l’occasione per incrinare la linea del Segretario.

Più probabile, invece, l’azione dei franchi tiratori sul fronte opposto. Anche se Ncd e Udc si sono opposti alla candidatura di Mattarella, riavvicinandosi a Berlusconi, sono i primi a sentirsi a disagio per questa scelta e, soprattutto all’interno di Forza Italia, potrebbero concretizzarsi le maggiori sorprese. Anche se Raffaele Fitto non voterà (in quanto Europarlamentare) la minoranza interna da lui guidata, potrebbe convergere su Mattarella, dal momento che lo stesso Fitto, nei giorni scorsi, si era espresso favorevolmente su questo candidato.

Le strategie ufficiali
Al momento attuale Forza Italia è orientata a votare scheda bianca anche nella quarta votazione. Il M5S, invece, ha affermato che aprirà una consultazione online ma non ha chiuso esplicitamente la porta alla candidatura di Mattarella.

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