L’annuncio uffiale è previsto per domenica, quando ormai sarà conclusa l’esperienza del governo tecnico, Mario Monti dovrà rompere gli indugi e dichiarare ufficialmente quale sarà il suo ruolo nelle prossime elezioni. Ma dalle dichiarazioni di ieri sembra ormani chiaro che Monti non resterà fermo, ma parteciperà in qualche modo alle elezioni. Si prospetta un finale di settimana interessante: tra oggi e domani dovrebbe concludersi l’iter della legge di stabilità ancora nella mani delle Commissioni; nel fine settimana sono previste le dimissioni ufficiali di Monti e lo scioglimento delle Camere da parte di Napolitano, a quel punto tutti aspetteranno l’annuncio ufficiale con le intenzioni di Monti per le elezioni2013.
Le dichiarazioni di Monti
“Molti mi definiscono tentato. Tentato di fare una lista, tentato di candidarmi. Di certo non cadrò nella tentazione di stare fermo, di rimanere immobile nel mio scranno di senatore a vita nell’aspettativa o nella speranza di ricevere qualcosa", queste le parole di Mario Monti che fanno intuire la sua imminente discesa in campo per le elezioni. La decisione di Monti probabilmente arriverà dopo lo scioglimento delle Camere, ma sembra che il professore abbia intrapreso la strada che porta alle elezioni di febbraio: "Non cadrò nella tentazione di restare fermo perché mi pongo il problema morale di dare un contributo al Paese anche se dovrò pagare in termini personali".
Le liste a sostegno del professore
Monti sta portando avanti, in questi giorni, diversi colloqui con gli esponenti del centro: l’idea è di creare una lista unica a sostegno della sua candidatura a Presidente del Consiglio alle prossime elezioni oppure quattro liste distinte che creerebbero il “blocco di centro”, formato da partiti e forze politiche centriste. L’unica cosa certa, al momento, è che Monti non correrà alle elezioni al fianco di Berlusconi come auspicato dal Cavaliere e da gran parte del Pdl nei giorni scorsi.
Le liste a sostegno di Monti sarebbero così suddivise:
- Udc di Casini
- Fli di Fini
- Lista dei fuggitivi del Pdl formata da Frattini e Pisanu
- Lista strettamente montiana con Montezemolo in primis, insieme ad alcuni ministri dell’attuale governo come Passera e Riccardi e infine esponenti della società civile.
Queste liste formerebbero una coalizione centrista il cui capo politico e quindi candidato premier sarebbe lo stesso Mario Monti che, forte del plauso del Ppe e del credito a livello internazionale, sfiderebbe Bersani e Grillo alle prossime elezioni. Resta, tuttavia, in ballo anche l’ipotesi di una lista unica preferita da Casini rispetto alla soluzione federativa. Che si decida per la soluzione unitaria o per la federazione di quattro liste è, comunque probabile, che la coalizione a sostegno del professore alle elezioni si chiami: “Per Monti”
Sono ancora tanti gli aspetti da definire; oggi l’incontro tra Monti e Montezemolo per definire meglio la piattaforma programmatica con la quale affacciarsi sulla scena politica a avvicinarsi alle elezioni.
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