Elezioni Milano 2016: pioggia di ricorsi contro Sala. C’è un conflitto di interessi?

Adele Restivo

13 Maggio 2016 - 15:46

I radicali e il M5S hanno presentato esposti presso la procura di Milano riguardo alla possibile incandidabilità di Giuseppe Sala a sindaco di Milano nelle elezioni del prossimo 5 giugno.

Elezioni Milano 2016: pioggia di ricorsi contro Sala. C’è un conflitto di interessi?

Non accennano a placarsi le polemiche scoppiate nei giorni scorsi circa la notizia pubblicata dal settimanale Panorama: Giuseppe Sala, già numero uno di Expo, non si sarebbe dimesso dalla carica di commissario di Expo 2015, ma solo da quella di amministratore delegato e quindi non risulterebbe né candidabile, né eleggibile come nuovo sindaco di Milano nelle elezioni del prossimo 5 giugno.

Elezioni Milano 2016: Sala in conflitto di interessi?

Nel corso di una conferenza stampa, il leader radicale Marco Cappato ha mostrato un atto ufficiale, il rendiconto della contabilità speciale del commissario, firmato da Sala per Expo, successivo al 18 gennaio, data in cui, secondo quanto riportato da Palazzo Chigi, sarebbero state protocollate le dimissioni dello stesso Sala da commissario unico di Expo.

Inoltre i radicali hanno sostenuto che mancherebbe un atto ufficiale da parte del governo relativo all’accettazione delle dimissioni di Sala. Insomma, molti aspetti della vicenda sarebbero ancora da definire.

Un secondo esposto ha invece ad oggetto l’eventuale incompatibilità tra la carica di Sala nel cda di Cassa Depositi e Prestiti e la sua candidatura a sindaco di Milano. Per i radicali si configurerebbe un evidente conflitto d’interessi, a causa del doppio ruolo ricoperto da “mister Expo”.

Cappato se l’è presa anche con il candidato sindaco del centrodestra, che aveva invitato a concentrare la campagna elettorali sui programmi:

“Parisi fa lo splendido dicendo che la gente non è interessata a questi problemi è un’affermazione grave e superficiale. Il rispetto delle regole deve interessare tutti”.

Pioggia di esposti contro Sala

Il Movimento 5 Stelle e i radicali italiani hanno annunciato la presentazione di esposti alla Procura della Repubblica e ricorsi al Tar per segnalare l’incompatibilità della candidatura a sindaco di Giuseppe Sala.

Non sono bastate le precisazioni arrivate, seppur a distanza di tempo, da Palazzo Chigi e le repliche di Sala che ha parlato di "meschine provocazioni": grillini e radicali hanno chiesto chiarezza.

Marco Cappato, uno degli esponenti radicali di spicco e candidato sindaco di Milano, ha affermato che la nota di Palazzo Chigi non precisa nulla a proposito delle dimissioni di Sala e la questione rimane aperta.

Elezioni Milano 2016: lo sfidante Parisi non cavalca il caso Sala

Stefano Parisi, centrodestra, che a Milano si presenta compatto, non ha strumentalizzato il caso di Sala, ma si sta confrontando sul programma elettorale che interessa Milano:

“Io do fiducia a Sala, penso che quel che lui abbia detto sia vero e penso che sia super candidabile. I milanesi devono decidere tra due alternative di governo e tra due sindaci, spero che diano la fiducia a me. Nessuno dei miei ha presentato ricorso”.

Il clima comunque rimane incandescente. L’esito dei ricorsi presentati da grillini e radicali è atteso per il prossimo 18 maggio.

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